(ats) Ci vorrà una conferenza di conciliazione per districare il gomitolo della legge Covid-19. Oggi il Consiglio nazionale ha deciso per 96 voti a 88 di prolungare gli aiuti alla cultura, settore che soffre particolarmente delle restrizioni dovute al coronavirus, solo fino al 31 dicembre 2021 adeguandosi così agli Stati, ma ha mantenuto ancora una differenza.

In merito alla cultura, il Nazionale aveva sempre chiesto di prorogare la possibilità di ricevere un sostegno fino al 30 aprile 2022. Stati e Consiglio federale non volevano tuttavia una soluzione ad hoc per questo settore, promettendo comunque che, in caso di problemi - leggi nuove restrizioni - ci sarebbe il tempo per votare nuovi aiuti.

Quanto alla differenza rimanente tra i due rami del parlamento, i "senatori" vorrebbero "liberare" dalle restrizioni di accesso alle manifestazioni, stabilite dalla Confederazione o dai Cantoni, tutti coloro in possesso di un certificato sanitario (certificato di vaccinazione oppure test PCR o di avvenuta guarigione).

La maggioranza del Nazionale giudica questa aggiunta una restrizione inutile al margine di manovra del governo il quale, come indicato in aula dal consigliere federale Ueli Maurer, persegue in fondo lo stesso obiettivo, ossia giungere alla normalità al più presto. Nel frattempo, in ogni caso, vista la situazione epidemiologica in miglioramento, il Consiglio federale ha già ordinato i primi allentamenti.

Per quanto attiene agli aspetti centrali della revisione, i due rami del Parlamento hanno già stabilito di voler prorogare fino al 31 dicembre di quest'anno l'indennità di perdita di guadagno e di abrogare il limite massimo - 115 milioni di franchi - fissato per i contributi a fondo perso a favore dello sport di squadra.