Come nel caso di Thomas Aeschi (UDC/ZG) alla Camera del popolo, anche il presidente dei democentristi ha chiesto che il Parlamento possa riprendere il suo ruolo e che ci sia di nuovo una chiara divisione dei poteri. Da fine febbraio, grazie alla "situazione particolare" (e "straordinaria", nel caso della scorsa primavera), il Consiglio federale possiede competenze straordinarie e le può utilizzare senza passare dal Parlamento.
Per Chiesa, che di esprimeva nell'ambito di una sessione straordinaria chiesta dall'UDC, i numeri in discesa circa le infezioni giustificano la fine della situazione particolare e il ritorno alla normalità pre-Covid.
Stando alla Legge sulle epidemie, ha ricordato il ticinese, la situazione particolare è una situazione in cui gli organi esecutivi ordinari non sono in grado di prevenire e di combattere la comparsa e la propagazione di malattie trasmissibili. Ebbene, dopo 12 mesi, sia la popolazione che le istituzioni hanno imparato a convivere col coronavirus e le istituzioni sono a suo avviso in grado di prevenire e combattere la comparsa e la propagazione del virus.
A questo si aggiunge che il tasso d'occupazione dei posti letto negli ospedali è calato e non vi è da temere un nuovo sovraccarico dei reparti di terapia intensiva, ha aggiunto il "senatore" ticinese, puntualizzando che sono stati inoltre predisposti piani di protezione efficaci per ridurre al minimo il rischio di contagio. Soprattutto: le persone particolarmente a rischio sono state nel frattempo vaccinate contro l'infezione con il Covid. Per Chiesa, insomma, non sono più date le premesse legali per la situazione particolare ai sensi della legge.
Il consigliere federale Alain Berset ha dal canto suo risposto che una tale revoca avrebbe solo portato instabilità, anche a seguito della riapertura in tre fasi annunciata dal Governo. Malgrado il miglioramento della situazione epidemiologia, la misura è ancora prematura. Berset ha sottolineato che, in effetti, la situazione è migliorata molto e di essere ottimista per il futuro, ma il ritorno alla normalità deve farsi in modo ordinato, evitando il caos, e tenendo conto dell'evoluzione della situazione.
Nel 2020, il governo aveva proclamato la situazione particolare il 28 febbraio, decidendo di passare alla "situazione straordinaria" dal 16 marzo al 19 giugno. A partire da quest'ultima data, l'Esecutivo aveva deciso di tornare in regime di "situazione particolare" ai sensi della legge sulle epidemie. In seguito a ciò, la palla non è più solo nelle mani di Berna, ma anche in quelle dei singoli Cantoni. Eventuali misure vengono decise a livello cantonale o federale a seconda della situazione epidemiologica.