(ats) In linea di principio, le persone ammesse provvisoriamente in Svizzera non dovrebbero essere autorizzate a viaggiare, nemmeno all'interno dello spazio Schengen. A differenza del Consiglio nazionale, il Consiglio degli Stati non vuole permettere spostamenti per seguire una formazione o per far visita ai famigliari.

Su questo aspetto, i "senatori" hanno seguito oggi le raccomandazioni della sua commissione preparatoria, respingendo per 26 voti a 4 la versione, più generosa, adottata dal Nazionale. Nella votazione finale, i "senatori" hanno adottato la modifica della legge sugli stranieri e la loro integrazione per 25 voti a 12.

La maggioranza si è detta convinta che le eccezioni per i viaggi all'interno dello spazio Schengen dovrebbero continuare ad essere regolate a livello di ordinanza e approvate caso per caso, ha affermato a nome della commissione Andrea Caroni (PLR/AR). Il legislatore non dovrebbe imporre requisiti troppo rigidi in questo settore, ma lasciare un certo margine di discrezione al Consiglio federale.

La sinistra si è battuta invano per consentire i viaggi in casi eccezionali, come gite scolastiche, importanti eventi sportivi e culturali o visite a famigliari stretti. Per Daniel Jositsch (PS/ZH) è giusto regolare nella legge simili possibilità.

La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha sostenuto che l'introduzione di eccezioni nella legge avrebbe solo creato incertezza, in particolare se alcune eccezioni fossero regolate nella legge e altre nell'ordinanza. La ministra di giustizia e polizia ha quindi invitato il plenum a seguire la maggioranza della commissione.

Contemporaneamente alla regolamentazione del diritto di viaggiare, il Consiglio degli Stati ha approvato un allentamento delle condizioni per cambiare cantone. Le persone ammesse provvisoriamente devono poter accedere più facilmente al mercato del lavoro, con la possibilità anche di cambiare il cantone di residenza per un lavoro o un posto di formazione.

Tuttavia, come il Consiglio federale, i "senatori" sono dell'opinione che una persona ammessa provvisoriamente dovrebbe essere autorizzata a cambiare cantone solo dopo aver lavorato per 12 mesi in un altro cantone. Il Consiglio nazionale vorrebbe concedere tale possibilità dopo solo sei mesi.

Il dossier ritorna al Nazionale per le divergenze.