(ats) La riduzione delle riserve eccessive delle casse malattia deve essere obbligatoria e non più facoltativa. È quanto chiede una mozione di Lorenzo Quadri (Lega/TI) accolta oggi dal Consiglio nazionale con 103 voti a 75 e 2 astensioni.

Queste riserve ammontano a circa 12 miliardi di franchi, ossia più del 200% del requisito minimo, e continuano a crescere, ha sottolineato il parlamentare ticinese. Eppure, malgrado il Consiglio federale ne auspichi la riduzione, non è previsto nessun obbligo in questo senso nella relativa ordinanza.

La decisione non può essere lasciata alla buona volontà degli assicuratori, ha insistito Quadri, per il quale è ora che il Parlamento intervenga per fare in modo che questo denaro sia restituito ai cittadini che hanno pagato premi troppo alti.

Una modifica dell'ordinanza non soddisferebbe la richiesta formulata nella mozione, ha replicato il consigliere federale Alain Berset. Sarebbe necessario cambiare la legge per obbligare gli assicuratori a ridurre le riserve, ha aggiunto il ministro della sanità.

Il Consiglio federale ha fatto quello che poteva con il margine di manovra a sua disposizione, rivedendo l'ordinanza per incoraggiare gli assicuratori a ridurle volontariamente. Ha abbassato dal 150 al 100% il livello minimo di riserve fissato per legge. La revisione sarà applicata quando saranno approvati i premi 2022.

Rendere obbligatoria la riduzione delle riserve che superano un determinato ammontare significherebbe fissare un tetto e ciò implicherebbe rischi finanziari occulti per gli assicuratori, secondo il Governo.

La mozione di Quadri chiede inoltre che l'importo della riduzione non sia più ripartito "tra gli assicurati nel raggio d'attività territoriale dell'assicuratore" ma su base cantonale, essendo per l'appunto i premi di cassa malattia formati su base cantonale. Questa misura mira a tenere adeguatamente conto di chi ha pagato premi eccessivi e chi invece troppo bassi.

Questa richiesta non può essere attuata, poiché richiederebbe una cantonalizzazione delle riserve, ha affermato invano Berset, ricordando che le riserve cantonali non esistono. Sono destinate a garantire la solvibilità dell'assicuratore e sono costituite per l'insieme delle sue attività.