Lo prevede un progetto di legge adottato oggi dal Consiglio degli stati all'unanimità. Il dossier ritorna al Consiglio nazionale per l'eliminazione delle divergenze.
In particolare, i "senatori" vogliono che l'estensione delle analisi del DNA a caratteristiche fisiche visibili vada concessa solo per un numero ristretto di reati gravi dal momento che la "fenotipizzazione" - nome tecnico di questo procedimento di analisi - e la ricerca di legami di parentela rappresentano gravi violazioni dei diritti fondamentali.
Il progetto di legge in questione, già approvato lo scorso maggio dalla Camera del popolo per 125 voti a 54 (campo rosso-verde), prevede la modifica della legge sui profili del DNA allo scopo di mettere a disposizione degli inquirenti nuovi metodi d'indagine per crimini gravi. Alcuni di tali metodi sono già in uso, e autorizzati dai tribunali, ma ora andrebbero iscritti nella legge.
Concretamente, dal DNA rinvenuto sul luogo di un crimine gli inquirenti dovrebbero poter risalire non più solo al sesso di una persona, come ora, ma anche ad altre caratteristiche fisiche visibili come l'età, il colore degli occhi, dei capelli e della pelle nonché la discendenza biogeografica.
Il risultato delle analisi dovrebbe poter essere utilizzato unicamente per le indagini riguardanti uno specifico caso e non verrà registrato nella banca dati sui profili genetici. Il metodo dovrà inoltre essere impiegato per far luce su reati puniti con una pena detentiva massima superiore a tre anni, come gli stupri o gli omicidi.
Tali metodi sono stati contestati dalla sinistra, poiché si correrebbe il rischio di gettare discredito su determinate categorie della popolazione, sia perché di origine extraeuropea sia per il suo modo di vita.
Nell'esaminare il disegno di legge, gli Stati hanno tenuto conto di questa problematica stabilendo che il ricorso a simili analisi possa avvenire solo per un catalogo specifico di reati gravi contro la vita e l'integrità della persona e di qualche altro reato come ad esempio la rapina, ma non il furto o la ricettazione.
Inoltre, la ricerca di legami di parentela dovrebbe avvenire in maniera sussidiaria e solo se i provvedimenti d'inchiesta cui si è fatto ricorso fino a quel momento sono risultati infruttuosi oppure se, rinunciandovi, le indagini rischiano di risultare vane o l'onere risulterebbe sproporzionato.