(ats) In futuro, sulla ricevuta della multe disciplinari non dovrebbe più comparire il nome dell'agente, bensì solo il numero di matricola, al fine di proteggere l'identità del funzionario. Lo chiede una mozione del consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC/VS), adottata tacitamente oggi anche dal Consiglio degli Stati.

Stando al deputato vallesano, l'obbligo attuale per gli agenti di polizia di rivelare la loro identità è problematico, anzitutto sul piano della protezione dei dati. Non vi è infatti alcun motivo per cui essa non debba proteggere anche gli agenti della forza pubblica.

Ma vi è anche un altro motivo: la sicurezza. Questi funzionari sono infatti particolarmente esposti nell'adempimento del loro dovere. Ecco perché, al posto di nome e cognome, dovrebbe venir indicato solo il numero di matricola, al fine di consentire la contestazione dell'ammenda.