Stando al deputato vallesano, l'obbligo attuale per gli agenti di polizia di rivelare la loro identità è problematico, anzitutto sul piano della protezione dei dati. Non vi è infatti alcun motivo per cui essa non debba proteggere anche gli agenti della forza pubblica.
Ma vi è anche un altro motivo: la sicurezza. Questi funzionari sono infatti particolarmente esposti nell'adempimento del loro dovere. Ecco perché, al posto di nome e cognome, dovrebbe venir indicato solo il numero di matricola, al fine di consentire la contestazione dell'ammenda.