La settimana scorsa, nell'esaminare il dossier, i "senatori" hanno mantenuto alcune divergenze col Nazionale. La modifica della Legge federale sulla promozione della ricerca e dell'innovazione (LPRI) prevede, in ambiti ben definiti, che nei progetti di Innosuisse le aziende partecipino ai costi complessivi nella misura del 40%-60%, mentre finora era prevista solo una partecipazione al 50%. La Camera del popolo ha proposto in prima lettura una forchetta del 30%-50%.
Il Nazionale si occuperà poi del progetto che prevede l'adesione della Svizzera all'Accordo di partecipazione a Prüm e al Protocollo Eurodac. Lo scopo è rafforzare la cooperazione, rendendo in futuro più rapido ed efficace lo scambio di informazioni tra le autorità dei vari Paesi che vi aderiscono. Lo scambio di informazioni - profili Dna e impronte digitali ad esempio - tra le autorità di perseguimento penale elvetiche e quelle dei Paesi Ue è infatti sovente decisivo per contrastare il crimine, specie se opera a livello transnazionale.
La Camera del popolo dovrà poi nuovamente esprimersi sulla Legge sulla trasparenza, dopo che gli Stati in giugno ne avevano bocciato l'entrata in materia. Il progetto chiede una modifica delle base legali così da permettere di consultare documenti ufficiali senza dover pagare. La maggioranza della commissione del Nazionale propone di confermare le precedenti decisioni.
Al Consiglio degli Stati (15.15-20.00) la giornata inizierà con la modifica della Legge sul Parlamento che istituisce l'obbligo di presentare il certificato Covid per accedere a Palazzo federale. I "senatori" si occuperanno in seguito di tutta una serie di interventi parlamentari di competenza del Dipartimento federale dell'interno.