(ats) La pena detentiva a vita deve essere rivista. Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Nazionale ha sostenuto - con 110 voti contro 60 - una mozione in tal senso.

Attualmente una persona condannata alla prigione a vita può beneficiare di una liberazione con la condizionale dopo 15 anni, in caso di preavviso positivo. Lo scarto è lieve con una persona condannata a 20 anni di reclusione (liberazione dopo 13,3 anni). Per Andrea Caroni (PLR/AR), all'origine del testo, la differenza tra i due termini dovrebbe essere aumentata, per esempio portata a 5 anni come avviene in Germania o in Austria.

A suo avviso, la liberazione con la condizionale straordinaria dopo dieci anni dovrebbe essere abolita. Non ha alcun significato pratico, poiché il termine non è affatto proporzionale alla colpa. La mozione propone inoltre di chiarire e semplificare il rapporto tra la pena detentiva a vita e l'internamento. L'applicazione parallela di questi due sistemi è illogica.

La sinistra ha tentato invano di opporsi al testo. A suo avviso, la mozione propone principalmente condanne più lunghe, il che rende più difficile una risocializzazione dei detenuti, ha sottolineato invano Min Li Marti (PS/ZH).