(ats) I furgoni di peso inferiore alle 3,5 tonnellate utilizzati a titolo professionale per il trasporto di merci non devono sottostare a una tassa allo scopo di coprire i costi esterni.

Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale, bocciando con 103 voti contro 78 una mozione del consigliere agli Stati Hans Wicki (PLR/NW), in precedenza accolta dagli Stati.

Secondo il "senatore" nidvaldese, attualmente i camion coprono i costi d'infrastruttura mediante la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Tuttavia, anche il traffico merci su strada con autofurgoni causa costi d'infrastruttura e costi esterni, a detta di Wicki: stando a dati dell'Ufficio federale di statistica, ogni anno vi sono quasi 750 milioni di franchi di costi esterni non coperti.

Anche il Governo era favorevole alla mozione. Nel 2018, gli autofurgoni hanno percorso circa 4,5 miliardi di chilometri, pari al 67% delle prestazioni chilometriche del traffico merci sulla rete viaria nazionale, ha ricordato la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Tuttavia, considerata la loro esigua capacità di carico, il loro contributo alle prestazioni di trasporto "è decisamente modesto (ca. 5 %)".

Alla luce di questa evoluzione, secondo la mozione devono essere realizzate condizioni eque e anche il traffico merci su strada con autofurgoni, "che aumenterà esponenzialmente per via delle corse connesse al mercato online, deve farsi carico dei costi esterni", ha dichiarato invano Isabelle Pasquier-Eichenberger (Verdi/GE).

Il progetto genererebbe tuttavia importanti problemi di delimitazione e, in seguito, oneri supplementari opachi per taluni trasporti, ha spiegato Lorenzo Quadri (Lega/TI) a nome della commissione. Inoltre, risulta difficile sapere se tale modifica della TTPCP sia costituzionale o no. Al voto la maggioranza della Camera del popolo lo ha seguito, bocciando la mozione.