(ats) Irène Kälin, 34anni, è la nuova presidente del Consiglio nazionale. L'ecologista argoviese è stata eletta oggi con 151 voti su 166 schede valide. Al Nazionale dal novembre 2017, è la quattordicesima argoviese a presiedere la Camera del popolo (la quindicesima donna), l'ultima è stata la socialista Pascale Bruderer nel 2010. Si tratta della seconda ecologista ad accedere alla funzione, la prima fu Maya Graf (BL) nel 2013.

È un profilo davvero originale quello di Irène Kälin. Islamologa, ecologista, progressista, è riuscita ad imporsi in un cantone decisamente borghese, prima di convincere i suoi colleghi sotto la cupola federale. Preoccupata dalla polarizzazione accentuasi con la pandemia, intende in primo luogo riunire le persone.

È fondamentale per me "conciliare realtà di vita e prospettive diverse", afferma in una recente intervista all'agenzia Keystone-ATS. Nonostante la cultura tipicamente svizzera dell'integrazione di tutte le opinioni nei processi politici, non sempre riusciamo ad attuarla come dovremmo, osserva. In questo contesto, l'obiettivo è trovare soluzioni e compromessi che risolvano i problemi e avvicinando i cittadini.

"Speravo di poter diventare la presidente della normalizzazione", aggiunge, "ma quando guardo i paesi vicini e le nostre curve pandemiche, non sono così sicura che si veda già la luce alla fine del tunnel. La cosa mi preoccupa, così come il fossato politico che attraversa il nostro paese".

Ascesa fulminea

Dopo gli studi universitari in islamologia, ha ottenuto un master in culture religiose. A livello politico politico, è impegnata nei settori dell'asilo e della socialità, dei diritti dei lavoratori, dell'assistenza all'infanzia e contro il nucleare. In un cantone tendenzialmente borghese, le sue posizioni si scontrano spesso con l'opinione dominante, ma la sua tenacia le permette di essere vista come una delle principali voci dell'"altra Argovia" anche a Berna.

Già in Gran Consiglio, nel suo cantone, ha difeso con coraggio le sue opinioni minoritarie, mettendosi in gioco senza complessi in dibattiti televisivi che l'hanno vista opporsi a esponenti UDC. "Ho semplicemente difeso le mie convinzioni senza mai perdere di vista la mia linea - verde, sociale e solidale", spiega Kälin.

Eletta nel parlamento cantonale nel 2014, è ben presto diventata presidente del suo gruppo, fallendo tuttavia l'anno successivo l'ingresso al Consiglio nazionale e agli Stati. Sotto la cupola di Palazzo federale è arrivata nel 2017 come prima subentrante, dopo le dimissioni del verde argoviese Jonas Fricker, travolto dalle polemiche per aver paragonato il trasporto dei maiali diretti macello alla deportazione degli ebrei.

Rieletta facilmente nel 2019, in men che non si dica Kälin è ora presidente del Nazionale, a soli quattro anni dal suo arrivo a Berna. Lei però assicura di non aver mai puntato alla carriera politica: "Volevo solo impegnarmi affinché i nostri figli e nipoti avessero un futuro degno di essere vissuto, sul e con il nostro pianeta".

Alla sessione con il figlio

Quello della conciliazione tra vita professionale e familiare è un principio che Kälin vive alla lettera, tanto che più volte si è presentata alle sessioni del Nazionale con il suo bimbo, nato nel 2018.

Nella vita privata, Kälin forma un'insolita coppia con il co-caporedattore della rivista Schweizer Illustrierte, Werner de Schepper, di circa venti anni più anziano. Teologo cattolico solettese, de Schepper ha in precedenza diretto il Blick. La coppia vive con il figlio a Oberflachs, nella campagna argoviese.

Nel 2009, un'altra politica argoviese aveva lasciato il segno a Berna, diventando la più giovane presidente del Consiglio nazionale a soli 32 anni. Si trattava della socialista Pascale Bruderer, che da allora ha lasciato il Parlamento federale dopo essere stata anche sui banchi del Consiglio degli Stati.