(ats) Via libera all'introduzione della carta giornaliera a prezzo ridotto per le scuole. Lo ha deciso il Consiglio nazionale approvando - con 135 voti contro 53 - la modifica della legge federale sul trasporto di viaggiatori che prevede anche l'introduzione di nuove nome contabili per imprese del trasporto pubblico. Gli Stati devono ancora esprimersi.

L'introduzione di tariffe ridotte, in particolare per le carte giornaliere (che dovrebbero costare 15 franchi), destinate a bambini e giovani "che viaggiano accompagnati nell'ambito di gite scolastiche o eventi sportivi" non era prevista nel messaggio del Consiglio federale. È stata introdotta dalla commissione preparatoria per applicare quattro iniziative parlamentari, cui le Commissioni dei trasporti delle due Camere avevano dato seguito.

Il costo previsto derivante dall'obbligo per le imprese di trasporto di proporre simili titoli di viaggio dovrebbe aggirarsi attorno ai 20 milioni di franchi. Tale aggravio non andrebbe accollato alla sola Confederazione, ma suddiviso in base all'attuale ripartizione dei costi a seconda del tipo di trasporto.

Per quel che concerne gli altri aspetti del dossier, il Nazionale ha seguito in gran parte le proposte del Consiglio federale, in particolare il fatto che la revisione sia destinata a introdurre maggiore chiarezza, trasparenza ed efficienza nel traffico regionale viaggiatori (TRV). Il disegno di legge è stato elaborato anche alla luce degli scandali AutoPostale e BLS.

La compagnia ferroviaria bernese BLS e la sua filiale Busland devono restituire 49 milioni di franchi alla Confederazione e ai Cantoni interessati (BE, NE, FR, LU, SO, VS), poiché fra il 2012 e il 2018 hanno percepito sussidi troppo elevati nel traffico regionale viaggiatori e nel trasporto locale. Le due imprese non avevano calcolato nelle domande di indennità ricavi per l'abbonamento metà prezzo provenienti dalla comunità tariffaria "Libero".

Il caso AutoPostale era invece emerso quando l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) aveva scoperto che tra il 2007 e il 2015, l'azienda aveva realizzato utili nel traffico regionale viaggiatori grazie a sovvenzioni e li aveva trasferiti verso altri settori. Dal punto di vista finanziario, la vicenda è conclusa: AutoPostale ha restituito alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni circa 205 milioni di franchi. Tutti i membri della direzione sono inoltre stati costretti a dimettersi.

Per rendere le responsabilità più chiare e le procedure più efficienti il governo ha elaborato la revisione legislativa oggi in discussione. Il progetto prevede, tra le altre cose, l'integrazione nella legge di misure volte a chiarire l'impiego dei sussidi, a complemento di quelle già prese dall'UFT nel caso AutoPostale.

La legge mette altresì in chiaro che nel traffico regionale sovvenzionato, ordinato congiuntamente da Confederazione e Cantoni, non è consentito prevedere utili. Inoltre, precisa in che modo vanno utilizzate le eccedenze non pianificate.

Con questo progetto si intende anche consolidare il servizio universale nel settore dei trasporti pubblici. Per farlo, si affida a convenzioni pluriennali sugli obiettivi concluse tra i committenti e le imprese. Il progetto rafforza inoltre il finanziamento delle innovazioni e rafforza la protezione dei dati.