(ats) Occorre migliorare la depurazione delle acque di scarico per fare in modo che le sostanze problematiche non finiscano in fiumi e laghi. È quanto chiede una mozione, modificata dagli Stati, adottata oggi definitamente dal Consiglio nazionale col beneplacito del Consiglio federale.

Depositata dalla Commissione dell'economia e dei tributi del Nazionale, essa chiede di eliminare, con sforzi supplementari, i microinquinanti contenuti nelle acque di scarico urbane. La modifica concerne la scelta degli impianti di depurazione (IDA) interessati dalle misure.

Il testo della commissione proponeva che tutti gli IDA svizzeri fossero dotati di un livello supplementare di depurazione contro i microinquinanti, mentre i "senatori" volevano limitare questo potenziamento a quegli IDA le cui immissioni causano un superamento dei valori limite in modo da assicurare un rapporto costi-benefici ottimale, così come lo auspica anche il Consiglio federale.

Secondo i "senatori", le sostanze chimiche e indesiderate devono essere eliminate in via prioritaria dalle acque di scarico laddove sorgono problemi. È inoltre convinta che un potenziamento mirato degli IDA migliori la tutela degli organismi acquatici e riduca il carico inquinante sull'acqua potabile. Alla fine l'ha spuntata la versione meno onerosa della Camera dei cantoni.