L'iniziativa chiede che i ricavi della BNS derivanti da interessi negativi siano contabilizzati diversamente: non vanno aggiunti all'utile netto, bensì attribuiti esclusivamente e integralmente all'AVS, ha spiegato Céline Amaudruz (UDC/GE) illustrando i contenuti del progetto.
"Siamo ben coscienti che l'iniziativa parlamentare non consentirà di attuare una riforma sostenibile delle casse di previdenza, ma questo non è il suo obiettivo", ha detto Amaudruz. Per la ginevrina si tratta piuttosto di compensare una parte del carico sopportato dalle casse di previdenza a causa degli interessi negativi e di sgravare l'AVS fino a quando non sarà elaborata una nuova riforma strutturale.
L'iniziativa, ha proseguito la democentrista, non ha alcun influsso sulla distribuzione dei proventi della BNS alla Confederazione e ai Cantoni. "Non pone quindi in questione l'indipendenza della Banca nazionale", ha sottolineato Amaudruz.
Una minoranza ha chiesto la bocciatura dell'atto parlamentare sostenendo che la misura è dubbia dal punto di vista costituzionale. Se approvata, l'iniziativa parlamentare ritarderebbe la necessaria riforma dell'AVS, ha sostenuto Leo Müller (Centro/LU).
La proposta pregiudicherebbe inoltre l'indipendenza della BNS poiché prevede che una parte dei suoi benefici siano a destinazione vincolata. La misura, oltre a creare un precedente, metterebbe sotto pressione la Banca nazionale, ha aggiunto, invano, il lucernese.