(ats) La Camera del popolo ha seccamente respinto, con 128 voti contro 42 e 6 astensioni, una mozione del gruppo UDC, che chiedeva di revocare immediatamente la situazione particolare ai sensi dell'articolo 6 della legge sulle epidemie (LEp).

Nel febbraio 2020, il Consiglio federale aveva proclamato la situazione particolare, decidendo di passare alla "situazione straordinaria" dal 16 marzo al 19 giugno. A partire da quest'ultima data, l'Esecutivo aveva deciso di tornare in regime di "situazione particolare" ai sensi della legge sulle epidemie.

"È da 21 mesi che dobbiamo far fronte a questa pandemia. Oggi, più che mai, non è più necessario delegare le decisioni al Consiglio federale", ha dichiarato Alfred Heer (UDC/ZH) nell'ambito di una sessione straordinaria chiesta dal suo partito. A suo avviso, le imprese, i cantoni e i cittadini possono organizzarsi autonomamente.

Dal canto suo, il ministro della sanità Alain Berset ha risposto che la situazione epidemiologica è ancora preoccupante. Il numero di nuove infezioni quotidiane e di ricoveri in ospedale rimane importante. Inoltre, il tasso di immunizzazione è ancora troppo basso in Svizzera. In questo contesto, ha sottolineato Berset, le condizioni per una situazione particolare sono sempre soddisfatte.

Il Consiglio federale tenta di limitare nella misura del possibile le restrizioni, delegando talune misure ai singoli cantoni, ha aggiunto il friburghese. Ma, per il momento, la revoca della situazione particolare è prematura.

Ai sensi della legge sulle epidemie, il regime di situazione particolare viene introdotto quando gli organi esecutivi ordinari non riescono più a prendere le misure appropriate per far fronte a talune situazioni o se esiste un rischio specifico per la salute pubblica o un rischio di gravi ripercussioni sull'economia, ha ricordato Berset.

Inoltre, la situazione particolare può essere introdotta se l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) constata la presenza di un'urgenza di portata internazionale che minacci la salute pubblica in Svizzera. Per il consigliere federale, questi criteri sono attualmente soddisfatti. E una maggioranza della Camera del popolo l'ha seguito.

Non è la prima volta che il Parlamento boccia un atto parlamentare dei democentristi che chiede la revoca della situazione particolare. Già nel giugno scorso, il Nazionale prima e gli Stati poi avevano bocciato due mozioni analoghe di Thomas Aeschi (UDC/ZG) e Marco Chiesa (UDC/TI).