(ats) L'abolizione dell'imposta preventiva sugli interessi generati dalle obbligazioni svizzere è ormai cosa fatta, almeno alle Camere, perché il Partito socialista ha già annunciato il referendum. Oggi il Consiglio degli Stati ha eliminato l'ultima divergenza formale col Nazionale.

Nel dettaglio il progetto prevede l'abolizione dell'imposta preventiva (35%) sugli interessi svizzeri, ad eccezione di quelli generati da averi di persone fisiche domiciliate nella Confederazione.

La riforma prevede anche l'abolizione della tassa di negoziazione sulle obbligazioni elvetiche, con lo scopo di rendere più attrattivo per gli investitori comprare obbligazioni svizzere in Svizzera. La tassa va abolita non solo sulle obbligazioni svizzere ma anche su quelle estere con una scadenza residua fino a 397 giorni.