(ats) Il Consiglio federale è incaricato di elaborare una strategia a medio e lungo termine per una cooperazione duratura tra la Svizzera e l'Unione europea. Ne è convinta la Camera dei cantoni, che oggi - con 42 voti contro 1 e 1 astensione - ha accolto una mozione in tal senso di Thomas Minder (Indipendente/SH). Il Nazionale deve ancora pronunciarsi.

Secondo il "senatore" sciaffusano - che appartiene al gruppo parlamentare dell'UDC - dopo la recente rottura dei negoziati per un accordo istituzionale con l'Unione europea, non esiste una strategia chiara a medio e lungo termine sulle relazioni tra Berna e Bruxelles. Minder si chiede quindi come la Svizzera, e in particolare il Consiglio federale, intendano raggiungere l'obiettivo di assicurare una partecipazione più ampia possibile al mercato interno dell'UE e cooperare con quest'ultima in una serie di settori di interesse comune, pur conservando la massima autonomia politica.

Al momento, secondo il "senatore" sciaffusano, vi sono molte questioni aperte che richiedono un nuovo dibattito fondamentale sulla politica europea e, in ultima istanza, una nuova strategia per le relazioni con l'UE.

A suo avviso, anche la Strategia di politica estera 2020-2023 dedica solo poche pagine al rapporto tra la Svizzera e l'Unione europea, e alcuni dei suoi obiettivi sono diventati obsoleti da quando i negoziati per un accordo istituzionale sono stati interrotti. Secondo Minder, è quindi il momento giusto per fare una pausa per quanto riguarda la politica europea e sviluppare anzitutto una nuova strategia "Svizzera-UE" da consolidare a livello di politica interna.

A suo parere, anche i Cantoni devono essere coinvolti in questo processo. A titolo di esempio, il comitato direttivo della Conferenza dei governi cantonali ha deciso, in agosto, di considerare la politica europea tra le sue priorità. L'obiettivo della mozione, accolta a larghissima maggioranza dagli Stati, è quindi quello di fare un nuovo punto della situazione sulla politica europea entro il prossimo anno e mezzo.

Anche il Consiglio federale proponeva di accogliere il testo. Il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha spiegato come il Governo stia elaborando un rapporto sulle relazioni con l'UE che comprenderà una valutazione delle relazioni tra Berna e Bruxelles e misure per garantire l'accesso al mercato interno dell'UE nonché una buona cooperazione con l'Unione europea.