Il risultato di Cassis non è particolarmente brillante se confrontato con quello ottenuto da Guy Parmelin un anno fa quando raccolse 188 voti. Allora Cassis fu eletto vicepresidente del Consiglio federale con 162 voti.
Cassis è il quinto ticinese - il primo sottocenerino - a diventare presidente della Confederazione. L'ultimo è stato Flavio Cotti, carica che l'ormai defunto ministro locarnese ricoprì per ben due volte, nel 1991 e nel 1998, l'ultima volta quando era a capo della diplomazia elvetica, esattamente come Ignazio Cassis che guida il Dipartimento federale degli affari esteri dal 2017, anno della sua elezione in Consiglio federale.
Prima di Cotti hanno assunto questa carica Nello Celio nel 1972, Enrico Celio nel 1943 e nel 1948, Giuseppe Motta nel 1915, 1920, 1927, 1932 e nel 1937. Giuseppe Lepori fu vicepresidente nel 1959 ma lasciò il governo alla fine di quell'anno per motivi di salute.
Due sono invece i consiglieri federali ticinesi che non hanno mai assunto né la carica di presidente della Confederazione né quella di vicepresidente. Si tratta di Stefano Franscini e di Giovanni Battista Pioda.