Tra i punti controversi rimangono gli aiuti per la protezione dell'infanzia e le spese per il personale di tutti i dipartimenti.
In particolare, la Camera del popolo - con 105 voti a 81 e 4 astenuti - oggi ha ribadito di non voler ridurre di 21 milioni le spese per il personale di tutti i dipartimenti. Martedì gli Stati avevano invece confermato questo taglio nel personale federale. La proposta corrisponderebbe infatti a 120 posti di lavoro in meno.
Secondo il ministro delle finanze Ueli Maurer, il personale di cui dispongono i vari dipartimenti è assolutamente necessario per adempiere i loro mandati. Anche Sarah Wyss (PS/BS) ha messo in guardia da riduzioni "arbitrarie" che potrebbe portare un simile taglio trasversale. A nulla sono valsi i tentativi di PLR e UDC per convincere il plenum ad allinearsi alla decisione dei "senatori".
Anche su un'altra - seppur più piccola - voce di bilancio, la maggioranza della Camera del popolo non ha voluto seguire quella dei cantoni: con 121 voti contro 68, ha infatti ribadito la proposta di voler accordare 390'000 franchi supplementari per i progetti a favore della protezione dell'infanzia e dei diritti dei bambini. Il Consiglio federale e quello degli Stati sono invece contrari a questo aumento.
Spese straordinarie
Visto che con queste ulteriori uscite il freno all'indebitamento sarebbe rispettato soltanto di misura (per meno di 3 milioni di franchi), la Camera del popolo ha deciso di includere nelle spese straordinarie non solo gli aiuti per il trasporto pubblico duramente colpito dalla pandemia (215 milioni), ma anche i 57,5 milioni per l'acquisto di medicinali e vaccini.
Il preventivo scaturito martedì dai dibattiti in seconda lettura alla Camera dei cantoni rispettava più comodamente il freno all'indebitamento. I "senatori" non avevano quindo avuto bisogno di iscrivere come spese straordinarie questi i 57,5 milioni destinati all'acquisizione di medicamenti e di prestazioni vaccinali.
SIFEM e transizione carbonica
Oggi la Camera del popolo si è invece allineata a quella dei cantoni su due punti: il Nazionale ha tacitamente deciso di voler concedere solo 5,6 milioni supplementari per sostenere la transizione verso la neutralità carbonica. La scorsa settimana il Nazionale aveva proposto un raddoppio di tale importo (11,2 milioni).
Inoltre, il Nazionale ha rinunciato ad aumentare di 10 milioni di franchi i fondi destinati a Sifem, società finanziaria della Confederazione volta al finanziamento dello sviluppo. La sinistra e i Verdi liberali hanno tentato invano di proporre un aumento di 5 milioni a mo' di compromesso, ma la maggioranza del plenum ha bocciato tale proposta con 103 voti contro 86 e 1 astensione.
Deficit di 2 miliardi
Sul preventivo 2022 della Confederazione aleggiano le conseguenze della pandemia: con entrate per 78,642 miliardi e spese per 80,725 miliardi, il Consiglio federale si attende un deficit di circa 2 miliardi di franchi.
I "senatori" hanno finora deciso uscite supplementari per 256,6 milioni di franchi. Quella più significativa riguardava un pacchetto di 233 milioni di franchi per garantire a medio e lungo termine il finanziamento del Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF). Il Nazionale si è mostrato ancora più generoso, decidendo di aumentare di circa 273 milioni di franchi le uscite rispetto a quanto previsto dal Governo.
Il dossier ritorna quindi al Consiglio degli Stati.