(ats) Le aziende svizzere dovrebbero essere in grado di acquisire aziende cinesi senza restrizioni. Lo chiede una mozione adottata oggi dal Consiglio degli Stati per 26 voti a 11 (5 astenuti). Il dossier va al Nazionale.

Il testo introduce il "principio di reciprocità". In cambio delle opportunità di investimento offerte alla Cina in Svizzera, le aziende elvetiche dovrebbero essere in grado di acquisire azioni in aziende cinesi senza restrizioni o addirittura prenderne il controllo.

La questione dell'accesso migliorato e non discriminatorio al mercato sarà affrontata nelle discussioni per modernizzare l'accordo di libero scambio con Pechino, ha spiegato Guy Parmelin, opposto alla mozione. Tuttavia, non è possibile né sensato introdurre la piena reciprocità in tutti i settori, secondo il "ministro" dell'economia.

Una minoranza ha messo in guardia, invano, i sostenitori della mozione, dal momento che la reciprocità significa anche l'accesso di investitori cinesi nella nostra economia senza restrizioni, anche in settori sensibili. Agendo in questo modo, si rischia davvero di dare corpo al "pericolo cinese", tanto temuto da alcuni. Oltre a ciò, la mozione restringe eccessivamente il margine di manovra del governo nei negoziati con Pechino.