(ats) I cantoni e il Parlamento dovrebbero essere coinvolti il più rapidamente possibile nella realizzazione dei lavori di installazione delle reti mobili 5G. Il Consiglio degli Stati ha adottato oggi un postulato in tal senso. La Camera dei cantoni ha tuttavia respinto l'idea di una moratoria sulla 5G basata su onde millimetriche.

I "senatori" si sono tacitamente rifiutati di dar seguito a tre iniziative cantonali di Ginevra, Giura e Neuchâtel. Tali cantoni chiedevano di introdurre una moratoria nell'attesa di avere un quadro generale dell'esposizione della popolazione alle radiazioni.

La moratoria richiesta a livello federale concerne la 5G millimetrica, ovvero le antenne che usano frequenze molto alte (onde millimetriche) per aumentare la potenza. Oggi, la 3G, la 4G e la rete wifi funzionano fino a una potenza di 5GHz. La 5G millimetrica è compresa tra 15 e 20 GHz. Finora nessun tipo di onde millimetriche è ancora utilizzato in Svizzera.

Lavori in corso

Le richieste dei cantoni stanno per essere soddisfatte, ha indicato Stefan Engler (Centro/GR) a nome della commissione. Il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di rafforzare il sostegno alle ricerche sull'irradiamento nell'ambito della telefonia mobile. La Confederazione lavora peraltro, in collaborazione con i cantoni, all'istituzione di un catasto nazionale delle onde destinato a informare la popolazione degli effetti delle radiazioni.

I cittadini saranno pure sensibilizzati in tal senso. La creazione di un servizio di consulenza di medicina ambientale sulle radiazioni non ionizzanti (RNI) è già nell'agenda della Confederazione.

Ma, ha ricordato Engler, imporre una moratoria su questa tecnologia avrebbe gravi conseguenze. È in gioco tutta un'infrastruttura strategica. "Una moratoria concernerebbe la ricerca, l'innovazione e alla fine tutta la società". La futura gestione delle onde millimetriche deve tuttavia essere accompagnata dalla massima prudenza, ha aggiunto il "senatore" grigionese.

Coinvolgere cantoni e Parlamento

Il Consiglio degli Stati ha quindi adottato un postulato che chiede di coinvolgere i cantoni e le commissioni parlamentari prima che le frequenze molto alte siano utilizzate dalla telefonia mobile.

Il postulato mira a garantire un'informazione adeguata alla popolazione. Si tratterà inoltre di prendere in considerazione i risultati delle ricerche sulle ripercussioni delle onde millimetriche sulla salute e l'ambiente.

La ministra delle telecomunicazioni Simonetta Sommaruga si è dichiarata d'accordo con questo postulato. L'attribuzione delle frequenze a operatori per la 5G ha suscitato grande preoccupazione nella popolazione. Diversi aspetti giuridici avrebbero dovuto essere risolti prima, secondo la consigliera federale, in modo da creare fiducia.

L'uso o meno delle onde millimetriche è ancora completamente aperto. "Non avviene dall'oggi al domani", ha sottolineato la ministra. Occorre dapprima chiarire la ripartizione dei compiti e decidere quali frequenze saranno utilizzate per quali funzioni e a chi saranno attribuite, ha aggiunto.

Il Nazionale deve ancora pronunciarsi sulle tre iniziative cantonali.