In base alle disposizioni del matrimonio per tutti, la moglie della madre biologica è riconosciuta come mamma del bambino solo se quest'ultimo è stato concepito tramite una donazione di sperma in Svizzera. Il bimbo beneficia quindi della co-genitorialità fin dalla nascita.
In caso di procreazione medicalmente assistita all'estero o di concepimento naturale in Svizzera o all'estero, il genitore non biologico deve invece seguire la procedura di adozione. Quest'ultima è lunga e costosa, ha sottolineato Nicolas Walder (Verdi/GE) a nome della commissione.
Per procedere è inoltre necessario che il bambino sia stato accudito per almeno un anno. In certi casi, questo periodo di attesa e la procedura possono rivelarsi sproporzionati e vessatori e, soprattutto, non sono nell'interesse del piccolo, che si ritrova per circa due anni ad avere un solo genitore legale e a non essere sufficientemente protetto. Secondo la commissione - e la maggioranza del plenum - è quindi necessario semplificare la procedura affinché l'aspirante all'adozione possa adottare il minore rapidamente e facilmente.
La mozione propone quindi l'abolizione del periodo di attesa di un anno. Il genitore biologico dovrà però stabilire un rapporto di convivenza effettiva con la persona che desidera adottare e vivere insieme a lei al momento della nascita del bambino. Anche il Consiglio federale si è espresso a favore di un'applicazione più generosa e pragmatica dell'adozione.
Unica ad opporsi è stata l'UDC. Jean-Luc Addor (VS) ha criticato il fatto che il matrimonio per tutti sia stato appena accettato e già ci sia il desiderio di spingersi oltre. La mozione mira soprattutto ad allentare le condizioni per l'adozione da parte di coppie omosessuali, ha sostenuto. Il testo è stato approvato con 133 voti a 40.
Diritti di tutti i bambini
Nello stesso ambito, il Nazionale ha accettato con 96 voti a 83 una seconda mozione della sua commissione. L'obiettivo è estendere la presunzione di genitorialità ai figli di coppie dello stesso sesso concepiti con un metodo di medicina della procreazione all'estero o mediante una donazione privata di sperma, a condizione che sia garantita la conoscenza delle proprie origini.
L'estensione incoraggerà le madri a non ricorrere alla donazione anonima di sperma e permetterà così di garantire pienamente ai bambini il diritto di conoscere i propri genitori, ha dichiarato Walder.
Anche in questo caso, l'UDC si è opposta, e ha criticato quella che ha definito una tattica del salame. Contraria alla mozione anche la ministra di giustizia Karin-Keller Sutter, per la quale sarà molto difficile da attuare.