(ats) La rete radio di sicurezza Polycom sarà dotata di batterie di riserva rinnovabili. Dopo il Consiglio degli Stati in marzo, oggi anche il Nazionale ha dato il via libera - senza opposizioni - al credito di 60 milioni di franchi per far fronte a un eventuale guasto diffuso della rete elettrica svizzera.

In caso di di quest'ultima, la comunicazione attraverso le reti pubbliche non sarebbe più garantita. Il funzionamento del sistema Polycom sarebbe pertanto un fattore decisivo per le autorità e le organizzazioni attive nel campo del salvataggio e della sicurezza ai fini della gestione della situazione di crisi. I suoi 750 trasmettitori permettono infatti di comunicare tra di loro in tutte le circostanze.

I nuovi impianti funzioneranno con batterie agli ioni di litio, caricate con elettricità da fonti di energia rinnovabile e le cui emissioni sono chiaramente ridotte rispetto a quelle dei gruppi elettrogeni di emergenza. La soluzione proposta è destinata a garantire 72 ore di autonomia, ha spiegato François Pointet (PVL/VD) a nome della commissione.

Il credito adottato oggi copre le spese di capitale una tantum per il materiale nel periodo 2023-2026 e i costi di esercizio e manutenzione fino al 2035.

Il credito si compone di due tranche: la prima, da 41,2 milioni, comprende l'equipaggiamento completo con sistemi di emergenza. La seconda, da 18,8 milioni, copre i costi aggiuntivi nel caso in cui dalla prova di fattibilità emergessero risultati che rendono parzialmente o interamente impossibile la realizzazione della variante con le batterie agli ioni di litio.