(ats) È da poco cominciato il dibattito al Consiglio nazionale (open end) sul credito urgente al settore elettrico. Così è stata chiamata la sessione straordinaria chiesta, e ottenuta, dall'UDC, sul credito di 4 miliardi destinato ad Axpo.

Questa società dovrebbe ottenere una linea di credito urgente di quattro miliardi di franchi nell'ambito del meccanismo di salvataggio architettato dal governo per sostenere le imprese di importanza sistemica (oltre ad Axpo, anche Alpiq e BKW) alle prese con le bizze del mercato dell'elettricità, scombussolato dalla guerra in Ucraina e dal calo delle produzione di corrente in Francia. Tale somma è chiesta dal Consiglio federale nell'ambito del credito aggiuntivo al preventivo 2022.

Axpo ha chiesto all'inizio di settembre un aiuto alla Confederazione che si è detta disposta a concederglielo, a determinate condizioni e facendo capo al diritto di necessità, allo scopo di garantire l'approvvigionamento energetico del Paese, scongiurando insomma interruzioni di corrente o peggio. La competente commissione del Nazionale ha approvato all'unanimità questo importo. Il Consiglio degli Stati si pronuncerà mercoledì mattina.

Tuttavia, diversi parlamentari dell'UDC hanno presentato vari emendamenti volti ad inasprire le condizioni per la concessione del prestito. Una proposta chiede che i proprietari di Axpo contribuiscano in parti uguali al prestito. Nel caso di Axpo, si tratta dei cantoni di Zurigo, Argovia, Sciaffusa, Glarona e Zugo, nonché delle aziende elettriche di Zurigo, Argovia, San Gallo e Turgovia.

I democentristi auspicano anche un'esame approfondito del rischio prima della concessione del prestito. Si propone inoltre di vietare il commercio a breve termine a proprio nome e per proprio conto a scopo di lucro. L'UDC ha già tentato, invano, di aggiungere quest'ultima condizione durante il dibattito in aula sulla legge riguardante gli aiuti finanziari sussidiari al settore energetico.

Oltre al credito per Axpo, l'esecutivo presenta altre 23 richieste, tra cui un da 1,2 miliardi destinato all'accoglienza di rifugiati ucraini a beneficio dello statuto di protezione S. Le Camere federali si pronunceranno su questo tema durante la sessione invernale.