Stando al consigliere agli Stati ginevrino, benché la Svizzera abbia ratificato l'emendamento allo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, che aggiunge all'armamentario conosciuto anche il crimine di aggressione, finora tale fattispecie non è stata trasposta nel diritto penale elvetico. All'atto pratico, la Svizzera può perseguire e punire crimini come il genocidio e i crimini contro l'umanità e di guerra, ma non quello di aggressione.
Con l'espressione crimine di aggressione, ha rammentato il "senatore" socialista, s'intende la pianificazione, la preparazione, l'inizio o l'esecuzione di un atto che consiste nell'uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di un altro Stato.
Gli atti di aggressione includono in particolare l'invasione, l'occupazione militare o l'annessione mediante il ricorso alla forza e il blocco dei porti o delle coste, se per carattere, gravità e portata questi atti sono considerati violazioni manifeste della Carta delle Nazioni Unite. Se il crimine presuppone un'aggressione di uno Stato, l'autore dell'atto di aggressione è una persona fisica in grado di esercitare il controllo o di dirigere l'azione politica o militare di uno Stato.
Visto l'attuale contesto politico internazionale, è importante che la Svizzera trasponga nel Codice penale e nel Codice penale militare il crimine di aggressione quale definito dallo Statuto di Roma, ha sostenuto Sommaruga.