(ats) "Mi annuncio partente, grazie". Così, in ricordo del suo periodo trascorso come ministro della difesa, si è congedato stamane il Consigliere federale Ueli Maurer dall'Assemblea federale, tra gli applausi e gli urrà dei presenti, dopo un discorso incentrato sull'importanza della libertà, un bene supremo che va sempre difeso, soprattutto dai consiglieri federali, "una nota a piè di pagina della nostra storia".

Per il "ministro delle finanze", ciò che è veramente importante oggi è il fatto che verranno eletti il 120esimo e 121esimo consigliere federale dalla fondazione dello Stato federale nel 1848 benché attorno a noi, nel corso di questo lasso di tempo, siano nati e scomparsi interi Stati e cambiati centinaia di governi.

È questa stabilità che ci rende unici, ha affermato Maurer. Una stabilità dovuta alla libertà di cui abbiamo goduto e che la Costituzione federale ci dice di proteggere assieme ai diritti del popolo. Perché senza libertà, un concetto che ci segue anche nella nostra mitologia - da Tell a Winkelried - non è possibile la democrazia.

Scherzando un po' sulla sua pignoleria in fatto di finanze, Maurer ha detto di essere fiero del suo atteggiamento prudente in quest'ambito, perché anche un bilancio sano ci consente di scegliere con maggiore libertà.