Le elezioni italiane dell’aprile 2006 hanno portato ad un cambiamento nei rapporti tra le forze politiche e la delegazione italiana è stata ricostituita solo nella primavera 2007. La visita di ritorno, prevista inizialmente nell’autunno 2006, è quindi stata posticipata al 2007.
La delegazione parlamentare italiana del Gruppo amicizia Italia-Svizzera ha effettuato una visita di tre giorni a Berna dal 23 al 25 settembre 2007. Guidati dal deputato Antonio Razzi, i parlamentari italiani hanno dapprima incontrato il direttore dell’Ufficio federale della migrazione (UFM) Eduard Gnesa per una presentazione sul tema della “Politica migratoria in Svizzera” e sulle soluzioni elvetiche nella risoluzione dei problemi dovuti all’integrazione.
I rapporti tra la Svizzera e l’Unione europea la fanno da padrone durante le discussioni con una delegazione della Commissione di politica estera CN+CS. I parlamentari svizzeri spiegano il timore dei cittadini svizzeri di perdere le loro facoltà di decisione e di espressione in caso di adesione, anche se nei fatti il mondo economico spinge il Paese verso l’Europa, e tutte le leggi svizzere sono eurocompatibili. Da parte italiana si mostra invece come è difficile capire questo Paese, che dalle relazioni con gli altri sembra prendere solo quello che le è utile.
La Delegazione italiana, nello scambio avuto con una delegazione della Commissione dei trasporti CN+CS ha poi preso atto della richiesta elvetica di conferma del sostegno italiano al collegamento ferroviario Lugano-Varese-Malpensa (finanziamento della tratta mancante di 7 km fra Stabio ed Arcisate) e alla rapida progettazione del proseguimento a sud di Lugano della nuova linea ferroviaria AlpTransit Gottardo, come pure delle preoccupazioni ticinesi per i progetti di deviazione delle acque dell’Isorno ai Bagni di Craveggia, e se ne farà interprete presso il Governo di Roma.
La delegazione ha pure assistito ad una presentazione sul Federalismo in Svizzera del prof. Thomas Fleiner, direttore dell’Istituto sul federalismo a Friborgo. Il professore ha presentato un intervento sulla “Pluralità culturale della Svizzera”, in cui ha messo l’accento sul fatto che, nonostante la diversità dal punto di vista delle lingue, delle confessioni e dei comuni (autonomia comunale più o meno grande secondo i cantoni e la taglia dei comuni), la Svizzera è riuscita a rimanere unita. Gli ospiti italiani sono stati colpiti soprattutto dalla nozione di lingue nazionali.
La delegazione italiana ha avuto l’occasione di visitare il cantiere di AlpTransit a Bodio ed è stata ricevuta dal Consiglio di Stato ticinese.
La delegazione italiana, ricostituita dopo le elezioni della primavera 2006, è composta da tre deputati: Antonio Razzi (presidente, Italia dei Valori, eletto nella circoscrizione Europa e residente a Lucerna), Maria Teresa Amici (L’Ulivo), Emerenzio Barbieri (UDC). Quella svizzera, diretta dal Consigliere agli Stati Filippo Lombardi (PPD/TI), è composta dal senatore Christoffel Brändli (GR/UDC) e dai consiglieri nazionali Fabio Abate (PLR/TI), Attilio Bignasca (Lega/TI), Claude Janiak (PS/BL), Thérèse Meyer (PPD/FR), Fabio Pedrina (PS/TI) e Kathy Riklin (PPD/ZH).
Durante la loro permanenza a Berna, i parlamentari italiani hanno visitato la città e, con i loro colleghi svizzeri, sono stati ricevuti alla residenza dell’ambasciatore d’Italia a Berna.
Le due Delegazioni hanno convenuto di ritrovarsi a Roma nel corso del 2008 per proseguire i colloqui bilaterali e creare un tavolo di lavoro permanente che possa coinvolgere anche i ministeri italiani delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il Dipartimento federale dell’Ambiente, dei Trasporti dell’Energia e delle Comunicazioni.