23 al 25 novembre 2005

​La prima visita della Delegazione svizzera a Roma, preparata in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Berna e quella di Svizzera a Roma, si è svolta dal 23 al 25 novembre 2005. La delegazione era composta dai senatori Filippo Lombardi (PPD/TI) e Bruno Frick (PPD/SZ), e dai consiglieri nazionali Attilio Bignasca (Lega/TI) e Filippo Leutenegger (PLR/ZH).

I parlamentari svizzeri hanno avuto l’occasione di illustrare il funzionamento del sistema federale svizzero, il significato della formula magica e le particolarità del sistema fiscale elvetico (sistemi fiscali cantonali e Nuova perequazione finanziaria NPF).

La delegazione svizzera è stata ricevuta dalla VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici e dalla IX Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni. I parlamentari desideravano sapere come sono recepiti in Italia il funzionamento degli accordi bilaterali e la posizione svizzera, in particolare in campo energetico. Un altro problema che interessa i due Paesi è quello del trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia. Mentre in Svizzera si è nel pieno del cantiere di AlpTransit, l’Italia intende agire su tre fronti: la nuova legge sulle infrastrutture, il miglioramento del trasferimento delle merci a Sud utilizzando i Porti e gli investimenti tecnologici fatti dalle FS per il sistema Cargo. Da parte Svizzera si esprime preoccupazione per la situazione del transito delle merci a Varzo, dove esiste ancora una galleria elicoidale, a due anni dall’apertura del Lötschberg.

La delegazione svizzera è stata ricevuta dall’onorevole Gustavo Selva (Alleanza nazionale), presidente della Commissione affari esteri e comunitari. I temi affrontati sono stati il terrorismo e l’impegno dell’Italia in Irak.

Durante questo suo primo viaggio in Italia, la delegazione svizzera è anche stata ricevuta alla residenza dell’ambasciatore di Svizzera Bruno Spinner, all’Istituto Culturale Svizzero e ha partecipato all’apertura dell’Assemblea del Circolo Svizzero di Roma. I parlamentari hanno concluso la loro visita in Vaticano con un pranzo assieme al Comandante delle guardie svizzere.
La delegazione svizzera ha invitato quella italiana per una visita di ritorno nel 2006, durante la quale sarà organizzata una giornata di studio sul federalismo e si continuerà la discussione sui trasporti.