L'Assemblea federale e il Consiglio nazionale in breve
(ats) Nel corso della sua seduta odierna, l'Assemblea federale ha:
TRIBUNALE FEDERALE DEI BREVETTI: completato gli effettivi del Tribunale federale dei brevetti per il periodo 2018-2023, eleggendo tre giudici non di carriera: si tratta di Michael Kaufmann, che ha raccolto 184 voti su 184, Frank Schager (184 voti) e il ticinese Diego Vergani (183 voti). Il presidente e la maggior parte dei giudici erano già stati eletti nel corso delle sessioni estiva e autunnale;
ELEZIONE MPC: proceduto all'elezione di Stefan Heimgartner quale membro dell'Autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione (MPC). Quest'ultimo, giudice al Tribunale penale federale (TPF), ha ottenuto 183 voti su 183 schede valide. Occuperà il posto riservato ai magistrati del TPF in seno all'Autorità di vigilanza dell'MPC per il resto del periodo amministrativo 2015-2018. Sostituisce il giudice ticinese dimissionario Giorgio Bomio. L'autorità di vigilanza conta sette seggi.
In seguito, il Consiglio nazionale ha:
PREVENTIVO 2018: ribadito di voler destinare interamente all'AVS i 442 milioni di franchi risparmiati dopo la bocciatura alle urne della Previdenza 2020. Dal canto suo, gli Stati hanno sempre riaffermato la loro volontà di voler attribuire parte dei soldi - 295 milioni - al Finanziamento per l'infrastruttura ferroviaria e il rimanente - 147 milioni - all'abbattimento del debito. La Camera del popolo ha inoltre mantenuto anche quasi tutte le altre divergenze con quella dei Cantoni, eliminandone soltanto due. Ci vorrà quindi una Conferenza di conciliazione sul preventivo 2018 della Confederazione, già in programma per domani mattina;
IMMOBILI DEL DFF: deciso - con 114 voti contro 73 e 1 astenuto - che la Confederazione non deve attendere l'approvazione del Cantone e del Comune interessato per finanziare un nuovo centro per richiedenti asilo. Il Nazionale non ha voluto oggi inserire questa disposizione nel Messaggio 2017 sugli immobili civili. Il dossier ritorna quindi agli Stati che ieri avevano aggiunto questa precisazione. Entrambe le Camere avevano già deciso che la Confederazione dovrebbe sborsare 642,3 milioni per le costruzioni civili. Tra i progetti principali figurano anche il nuovo centro per richiedenti asilo di Balerna/Novazzano e l'ampliamento del Centro sportivo di Tenero;
DOPPIE IMPOSIZIONI: approvato - con 120 contro 59 - la modifica della Convenzione con la Lettonia per evitare le doppie imposizioni. Nel suo messaggio il Consiglio federale proponeva anche di rinunciare al referendum facoltativo per le future convenzioni. Dal canto suo, il Nazionale ha sostenuto che questo tipo di accordi deve continuare a sottostare a referendum facoltativo. Il dossier passa agli Stati;
TASSA D'ESENZIONE: approvato, con 167 voti e 17 astenuti, la modifica della legge federale sulla tassa d'esenzione dall'obbligo militare. In futuro chi alla fine dell'obbligo di servizio non ha prestato tutti i giorni prescritti dovrà pagare una tassa. Il dossier passa agli Stati;
MERCATI FINANZIARI: adottato - con 127 voti contro 52 e 4 astenuti - una mozione di Martin Landolt (PBD/GL), con la quale si chiede che le responsabilità del Consiglio federale e dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) vengano meglio separate. Gli Stati devono ancora esprimersi;
PEREQUAZIONE FINANZIARIA: approvato - con 126 voti contro 57 - un postulato di Albert Vitali (PLR/LU) con il quale si incarica il Consiglio federale di esaminare e di presentare un rapporto in merito alla possibilità di ottimizzare la perequazione delle risorse tra i Cantoni, affinché venga accresciuto l'incentivo per migliorare la loro capacità finanziaria;
INFRASTRUTTURE CRITICHE: approvato tacitamente un postulato che chiede al Governo di redigere un rapporto affinché i gestori di infrastrutture a rischio - come le reti elettriche, di trasporto o di comunicazione - vengano obbligati a segnalare i gravi incidenti di cui sono vittime;
PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO: bocciato - con 128 voti contro 51 - un postulato del gruppo PPD che chiedeva al Consiglio federale di verificare la possibilità di istituire, nell'ambito di un partenariato pubblico-privato, un fondo infrastrutturale o una banca per le infrastrutture e di identificare le relative modalità di costituzione. L'obiettivo era attrarre finanziamenti privati;
RETI ELETTRICHE: approvato, con 108 voti contro 69 e 15 astenuti, la proposta della Conferenza di conciliazione in merito al progetto sulla trasformazione e l'ampliamento delle reti elettriche. Questo contemplerà così anche un sostegno ai produttori di energia rinnovabile di provenienza svizzera. Visto che anche gli Stati hanno dato il loro benestare, l'oggetto è pronto per le votazioni finali;
IMPIANTI SPORTIVI: deciso, con 181 voti contro 1 e 2 astenuti, di sostenere con un totale di 22,5 milioni di franchi le manifestazioni sportive internazionali che avranno luogo nei prossimi anni in Svizzera. Pure adottato un credito per le piste di hockey su ghiaccio, che include aiuti per la nuova Valascia di Ambrì. Il dossier va agli Stati;
CYBER-DEFENCE 1: tacitamente approvato una versione modificata della mozione del consigliere agli Stati Josef Dittli (PLR/UR) che chiede di istituire in seno all'esercito un comando "Cyber Defence" e la creazione di una scuola reclute "cyber". Gli Stati propongono di utilizzare il termine "organizzazione" anziché "comando" e di rinunciare a una scuola reclute specifica, non ritenendola la migliore soluzione. L'atto parlamentare torna agli Stati;
CYBER-DEFENCE 2: approvato, con 91 voti contro 76 e 8 astenuti, una mozione di Claude Béglé (PPD/VD) che chiede al governo di adottare tutte le misure necessarie per rendere l'esercito il più possibile indipendente e invulnerabile nei confronti del controllo elettronico che alcune potenze straniere potrebbero esercitare sulle nostre infrastrutture. Gli Stati devono ancora esprimersi;
PENSIONAMENTO MILITARI: bocciato, con 117 voti contro 46 e 9 astenuti, una mozione di Yvette Estermann (UDC/LU) che chiedeva al governo di rinunciare all'aumento previsto dell'età di pensionamento dei militari di professione da 60 a 65 anni. L'attuale sistema di pensionamento permette infatti di compensare le prestazioni straordinarie loro chieste. Il governo, pur consapevole che con l'avanzare dell'età le possibilità di impiego sono soggette a limitazioni, ricorda che i lavori sono ancora in corso e che non è quindi opportuno esprimersi già ora, ha affermato il ministro della difesa Guy Parmelin convincendo la maggioranza;
TERRORISMO 1: approvato, con 84 voti contro 83, una mozione di Bruno Walliser (UDC/ZH) che chiede una sorveglianza elettronica permanente - per esempio con braccialetti elettronici - per le persone che costituiscono un pericolo per la sicurezza interna della Svizzera e che sono note al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Gli Stati devono ancora esprimersi;
TERRORISMO 2: approvato, con 101 voti contro 72 e 3 astenuti, una mozione di Adrian Amstutz (UDC/BE), che vuole punire - ad esempio con incarcerazione, misure in materia di diritto degli stranieri, multe o riduzione dei contributi di aiuto sociale - chi non si presenta alle convocazioni del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Quest'ultimo può convocare persone a rischio (in particolare sospetti di radicalizzazione e terrorismo di matrice islamica) per dissuaderle dal commettere un reato, ma la presenza non è obbligatoria;
EDIFICI FUORI DELLA ZONA EDIFICABILE: respinto, con 88 contro 78, come già fatto dagli Stati in giugno, un'iniziativa cantonale sangallese che chiedeva di adeguare la legge federale sulla pianificazione del territorio affinché i Cantoni potessero conferire ai Comuni la competenza in materia di autorizzazione degli edifici di scarsa importanza situati fuori della zona edificabile;
BRACCIALETTO ELETTRONICO: tacitamente respinto, come già fatto in precedenza dagli Stati, un'iniziativa cantonale di Basilea Campagna volta ad estendere l'uso del braccialetto elettronico da parte dei detenuti. Le due Camere preferiscono attendere una valutazione delle esperienze fatte nell'ambito del nuovo diritto sanzionatorio - che entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio - prima di decidere in merito;
FISCALITÀ: tacitamente bocciato, come già fatto in precedenza dagli Stati, un'iniziativa cantonale di Neuchâtel che chiedeva una revisione dell'imposizione fiscale delle famiglie. Si voleva in particolare correggere le disparità di trattamento concernenti l'imposizione degli assegni alimentari tra figli minorenni e maggiorenni e armonizzare il regime delle deduzioni delle coppie sposate, non sposate e divorziate. Dopo analisi, la commissione preparatoria è giunta alla conclusione che il sistema vigente è il migliore;
CODICE DI PROCEDURA PENALE: tacitamente bocciato, come già fatto in precedenza dagli Stati, un'iniziativa cantonale di Basilea Campagna che chiedeva puntuali modifiche al nuovo Codice di procedura penale. Pur non opponendosi per principio alle proposte basilesi, le Camere ritengono tali rivendicazioni non così importanti e urgenti da non poter attendere i risultati dei relativi lavori parlamentari già in corso;
UDIENZE DI CONCILIAZIONE: tacitamente bocciato, come già fatto in precedenza dagli Stati, un'iniziativa cantonale di Berna che chiedeva puntuali modifiche al nuovo Codice di procedura civile allo scopo di ampliare la competenza delle autorità di conciliazione. Pur non opponendosi per principio alle proposte bernesi, la maggioranza ritiene tali rivendicazioni non così importanti e urgenti da non poter attendere i risultati dei relativi lavori parlamentari già in corso.
Il Consiglio degli stati in breve
(ats) Nella sua seduta odierna, il Consiglio degli Stati ha:
SCHENGEN: deciso - con 33 voti contro 1 e 5 astensioni - che bisogna contribuire al Fondo europeo per la sicurezza interna (ISF Frontiere) con un importo pari a 20,6 milioni di franchi all'anno. Lo scopo è proteggere le frontiere esterne e impedire le entrate illegali nello spazio Schengen;
FALLIMENTI: approvato - con 36 voti senza opposizioni e 5 astenuti - le modifiche alla legge federale sul diritto internazionale privato (LDIP), volte a semplificare la procedura di riconoscimento dei decreti stranieri di fallimento e migliorare la posizione dei creditori delle succursali svizzere di una società estera insolvente. Si tratta ad esempio di rinunciare al requisito della reciprocità;
MINORENNI: mantenuto l'ultima divergenza che ancora oppone i due rami del Parlamento in merito alla modifica del Codice civile volta a rafforzare la protezione dei minorenni. Questa riguarda il momento in cui far scattare l'obbligo di segnalazione di possibili maltrattamenti: quando l'integrità pare minacciata o solo in caso di indizi concreti. Ora sarà necessario l'intervento della Conferenza di conciliazione;
CENTRI DI PARTENZA: accolto tacitamente una mozione del ticinese Fabio Abate (PLR) che mira a permettere un sostegno finanziario per i Cantoni che gestiscono alloggi temporanei che ospitano persone straniere. Il testo riguarda ad esempio il Ticino, che gestisce a Mendrisio-Rancate uno di questi centri di partenza;
ESTREMISMO POLITICO: approvato - con 28 voti contro 11 - una mozione di Beat Rieder (PPD/VS) volta a introdurre la possibilità di divieto di espatrio nei confronti di potenziali estremisti politici violenti, così come avviene nel caso di tifosi facinorosi;
TRIBUNALI: accolto una mozione di Claude Janiak (PS/BL) che incarica il governo di modificare il Codice di procedura civile affinché gli anticipi delle spese processuali siano ridotti e l'accesso ai tribunali non sia più una prerogativa degli abbienti. Il testo passa al Nazionale;
RETI ELETTRICHE: approvato senza opposizione la proposta della Conferenza di conciliazione in merito alla Strategia reti elettriche.