"La maggioranza della nostra commissione - ha indicato stasera davanti ai media il presidente Geri Müller (Verdi/AG) - vuole scindere i due oggetti, così come preconizzato dal Consiglio federale". La commissione vuole che gli elettori, che non amano i progetti collegati assieme, possano eventualmente votare in maniera indipendente.
Una minoranza della commissione ha giudicato del tutto artificiale tale separazione e propende per la soluzione degli Stati. A detta della minoranza non è possibile confermare l´accordo con solo una parte dei 27 Stati membri dell´Ue.
Il 28 aprile scorso, il Consiglio degli Stati aveva deciso di riunire in un unico decreto il rinnovo dell´accordo di libera circolazione delle persone con l´Unione europea e la sua estensione a Romania e Bulgaria. Per la camera dei cantoni, come per la sua commissione di politica estera, Bruxelles non accetterebbe una discriminazione di alcuni Stati membri.
L´Unione democratica di centro si batte per due decreti distinti. Il partito ha minacciato di lanciare il referendum se i due progetti verranno riuniti. Qualora in giugno le Camere dovessero decidere per la separazione, i democentristi combatterebbero mediante referendum soltanto l´estensione dell´accordo ai due Stati balcanici.
Circa i voti sui singoli decreti, la commissione del Nazionale ha aprovato per 18 voti senza opposizione il rinnovo dell´accordo con Bruxelles. L´estensione di questa intesa è passata per 16 voti contro 5 e un´astensione. Richieste di rinvio presentate dall´UDC per condizionare l´estensione dell´accordo a una richiesta di rispetto della sovranità fiscale elvetica da parte di Bruxelles sono state respinte.
19 maggio 2008