BERNA (ats) La commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSS-N) non vuole la tassa di consultazione di 30 franchi proposta da Pascal Couchepin per frenare i costi della salute. Con 19 voti contro 4, invita pertanto il plenum ad «affossare» questa idea, ha indicato oggi il suo presidente Jürg Stahl (UDC/ZH).

Al posto di questa tassa, la commissione ha elaborato un concetto di quota-parte differenziata a carico dell'assicurato, ha precisato Stahl. In questo modo, se una persona si reca direttamente da uno specialista al posto di rivolgersi dapprima al suo medico di famiglia, dovrebbe pagare di tasca propria il 20% della fattura e non soltanto il 10%, come finora.

Per contro, con 17 voti contro 8, la commissione ha sostenuto l'idea del Consiglio federale di bloccare per due anni il contratto degli assicurati che scelgono la franchigia opzionale. Sono state respinte sia la proposta di prolungare la durata di questo blocco a tre anni, sia quella di restare allo statu quo, ha aggiunto Stahl.

Alla fine, il «pacchetto» è stato accolto di misura con 14 voti contro 10 e 2 astenuti. I risparmi che ne scaturiranno sono valutati tra i 110 e i 130 milioni di franchi. Il Nazionale si pronuncerà in merito il 9 settembre.


Libertà contrattuale

La commissione del Nazionale ha anche deciso di rilanciare la libertà contrattuale. Con 13 voti contro 11, ha approfittato del «pacchetto» di misure urgenti nell'assicurazione malattia per esigere che questa riforma sia avviata nel 2012.

La maggioranza della commissione ha iscritto nelle disposizioni transitorie che gli assicuratori, nel 2010 e 2011, continueranno a essere tenuti a rimborsare le prestazioni di tutti i fornitori di cure. Dal 2012 potranno invece scegliere i medici con cui intendono collaborare.

»È una grossa sorpresa», ha ammesso alla stampa il consigliere nazionale Ignazio Cassis (PLR/TI). «Staremo a vedere ciò che questa piccola rivoluzione saprà produrre», ha aggiunto. Il principio molto contestato della libertà contrattuale ha infatti ottenuto solo un'esigua maggioranza di voti.

Sia il presidente della commissione Jürg Stahl che Ignazio Cassis hanno ammesso che la formulazione scelta è destinata sollevare questioni formali. Visto che il «pacchetto» di misure urgenti dovrà scadere alla fine del 2012, la libertà contrattuale iscritta in quest'ambito potrà durare soltanto un anno.

 

28.08.2009