(ats) Per evitare che il fossato digitale tra zone centrali e regioni periferiche si allarghi ancora di più, è necessario aumentare la velocità minima d'accesso ad internet per il servizio universale ad almeno 10 megabit per secondo (Mbps). È l'opinione del Consiglio degli Stati che ha approvato - con 22 voti contro 9 e 5 astenuti - una mozione del consigliere nazionale Martin Candinas (PPD/GR).

Una buona copertura con servizi a banda larga contribuisce in modo determinante all'attrattiva delle località periferiche, ha sottolineato oggi Stefan Engler (PPD/GR) a nome della commissione. La domanda da porci, ha aggiunto il grigionese, è: "vogliamo dare alla popolazione la possibilità di consultare solo le proprie e-mail o vogliamo garantire anche servizi supplementari come la televisione tramite internet?".

La consigliera federale Doris Leuthard ha chiesto la bocciatura della mozione principalmente per motivi finanziari: il solo passaggio da 2 a 3 Mbps, previsto in una recente revisione d'ordinanza, implica già costi enormi. La ministra delle comunicazioni ha anche ricordato, invano, che secondo statistiche di Swisscom per 90% del tempo trascorso in internet la velocità di 3 Mbps è sufficiente.