Oggi i "senatori" dovevano decidere se sospendere per almeno un anno l'esame di una mozione in materia già approvata dal Nazionale, nell'attesa appunto del progetto governativo, o se trattarla subito. Con 26 voti contro 12 e una astensione, la Camera ha optato per il rinvio.
"Non serve a niente esaminare adesso la mozione" visto che il governo invierà in consultazione in autunno un progetto di revisione della legge sul servizio civile, ha sostenuto Alex Ruprecht (UDC/SZ) a nome della commissione. La sinistra, sostenuta dal governo, chiedeva invece alla Camera di esprimersi adesso e di bocciare l'atto parlamentare ritenuto eccessivo.
Secondo l'atto parlamentare le persone che scelgono il servizio civile dopo aver cominciato la scuola reclute dovrebbero poter dedurre dal periodo di servizio civile soltanto la metà dei giorni di servizio prestati nell'esercito. Per calcolare il numero di giorni di servizio civile rimanenti da espletare, tale risultato va moltiplicato per il fattore 1,5.
Secondo la maggioranza borghese del Consiglio nazionale, che ha adottato la mozione lo scorso anno con con 110 voti contro 66, gli effettivi dell'esercito continuano a diminuire ed è pertanto necessario adottare misure urgenti per combattere questo fenomeno e rendere meno attrattivo il passaggio al servizio civile.
I "senatori" hanno poi deciso di prolungare i termini per l'esame dell'iniziativa cantonale di Vaud che chiede una modifica costituzionale e legislativa per aprire il servizio civile alle donne su base volontaria. Anche in questo caso gli Stati vogliono attendere i lavori del governo in materia prima di esprimersi.