Dopo aver bocciato lo scorso 28 febbraio l'introduzione di misure per ridurre gli scarti salariali tra uomini e donne, la Camera dei cantoni si dimostra più sensibile in merito alla questione della rappresentatività femminile.
Il tema è fortemente simbolico, secondo Comte, che ha comunque insistito sul fatto che non sia necessario introdurre quote. Nel testo da lui presentato non figura infatti nessuna restrizione alla libertà del Parlamento e nessun obbligo di voto.