In seguito il Nazionale ha:
- Inquinamento: adottato - con 150 voti a 8 - un emendamento al protocollo della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) che mira a ridurre ridurre le emissioni di inquinanti organici persistenti, sostanze altamente tossiche che rappresentano una minaccia per l'uomo e l'ambiente. Il dossier va agli Stati;
- Eritrea: trasmesso tacitamente al governo una mozione che chiede di rafforzare la presenza diplomatica in Eritrea, senza tuttavia aprire un'ambasciata svizzera ad Asmara. Inizialmente la Camera del popolo voleva spingersi oltre e chiedeva, in una mozione del gruppo UDC, approvata nel giugno del 2017, l'apertura di una vera e propria sede diplomatica. La Camera dei cantoni ha però preso un'altra strada, riformulando il testo;
- Ciberspazio: adottato un postulato di Claude Beglé (PPD/VD) che incarica il Consiglio federale a fare in modo che la Svizzera diventi l'epicentro mondiale della governance internazionale del ciberspazio. Si tratta di prevedere l'adozione di una convenzione di Ginevra sul digitale, creare un organismo neutrale incaricato di applicare questi principi e promuovere Ginevra come sede di tale organismo;
- Aiuto Umanitario: accolto tacitamente una mozione di Claude Béglé (PPD/VD) che incarica il Consiglio federale di studiare e mettere in pratica metodi per aumentare l'aiuto pubblico, coinvolgendo il settore privato, nei contesti umanitari considerati urgenti e nei contesti di sviluppo a più lungo termine. Gli Stati devono ancora esprimersi;
- Fallimenti: eliminato un'ultima divergenza in merito alle modifiche della Legge federale sul diritto internazionale privato (LDIP). Queste mirano a semplificare la procedura di riconoscimento dei decreti stranieri di fallimento e migliorare la posizione dei creditori delle succursali svizzere di una società estera insolvente. L'oggetto è pronto per le votazioni finali;
- Asilo: adottato - con 124 voti a 61 - una mozione di Andrea Geissbühler (UDC/BE) che chiede al Consiglio federale di concludere accordi di riammissione di stranieri in situazione irregolare con l'Algeria, la Repubblica dominicana, il Marocco e la Tunisia. Secondo Simonetta Sommaruga, questi non garantiscono rinvii effettivi. Gli Stati devono ancora esprimersi;
- Violenza: accolto - con 96 voti a 92 e 4 astenuti - una mozione di Sylvia Flückiger (UDC/AG) che chiede di sanzionare più duramente la violenza perpetrata contro la polizia e le autorità. Il testo prevede obbligatoriamente pene detentive senza la condizionale. Nel Codice penale andrà inoltre inserita una disposizione in base alla quale sarà informato il datore di lavoro dopo il passaggio in giudicato di una sentenza. Gli Stati devono ancora esprimersi;
- Moschee: bocciato - con 95 voti a 91 e 7 astensioni - una mozione di Jean-Luc Addor (UDC/VS) che voleva vietare il finanziamento delle moschee da parte di Stati esteri che non rispettano i diritti umani o sono sospettati di sostenere gruppi terroristici. Il testo riguardava solo le comunità musulmane e secondo il governo bisogna evitare di sospettarle in modo generalizzato;
- Sorveglianza Assicurati: eliminato l'ultima divergenza che l'opponeva agli Stati in merito al progetto di legge per permettere la sorveglianza di persone sospettate di voler frodare le assicurazioni sociali: il Nazionale si è allineato agli Stati decidendo che solo un membro della direzione potrà ordinarla. Il dossier è quindi pronto per le votazioni finali;
- Riforma Delle Pc 1: adottato - con 125 voti contro 53 - la riforma delle prestazioni complementari (PC), riducendone drasticamente i costi. La Camera del popolo non ha invece voluto limitare i prelievi di capitale del secondo pilastro. Il dossier ritorna ora al Consiglio degli Stati;
- Riforma Delle Pc 2: tacitamente bocciato una iniziativa cantonale di Nidvaldo che chiedeva una revisione parziale della legge federale sulle prestazioni complementari all'AVS e all'AI;
- Scambio Dati Con Nato: adottato, con 177 voti contro 1 e 2 astenuti, l'accordo sull'"Air Situation Data Exchange" con la NATO e la Germania. Questo garantirà l'accesso a informazioni essenziali per la sicurezza non militare dello spazio aereo svizzero. L'oggetto passa agli Stati;
- Cavalli: modificato, con 149 voti contro 21 e 11 astenuti, una mozione di Jean-René Fournier (PPD/VS) che chiede al governo di adeguare l'accordo sulle prestazioni con il Centro equestre nazionale di Berna. Il Nazionale vuole che vengano mantenuti almeno 55 cavalli da sella (Fournier ne chiedeva 65). L'atto parlamentare torna agli Stati;
- Prezzi Elevati: bocciato, con 106 voti contro 59 e 19 astenuti, una iniziativa cantonale del canton Sciaffusa che chiedeva di modificare la legislazione sui cartelli per lottare contro i sovrapprezzi all'importazione ritenuti "ingiustificati". Il relatore della commissione Jean-François Rime (UDC/FR) ha ricordato che è già pendente una iniziativa parlamentare dagli stessi contenuti e che quindi per motivi puramente formali all'iniziativa sciaffusana non va dato seguito. Visto che anche gli Stati l'hanno bocciata, l'iniziativa viene archiviata;
- Spreco Alimentare: bocciato - con 105 contro 67 e 7 astenuti - un'iniziativa cantonale di Soletta che chiedeva di limitare lo spreco alimentare. La maggioranza ritiene che lo scopo dell'iniziativa non possa essere raggiunto fissando obiettivi e misure vincolanti. Il miglior sistema per evitare gli sprechi è lasciare che il settore interessato prenda le misure del caso, ha affermato Marcel Dettling (UDC/SZ) a nome della commissione. La maggior parte degli sprechi avviene poi all'interno delle economie domestiche, ha aggiunto. Una minoranza ha chiesto, invano, l'adozione del testo sostenendo che questo lascia un margine di manovra sufficientemente ampio. Visto che anche gli Stati l'hanno bocciata, l'iniziativa viene archiviata;
- Armi: bocciato, con 125 voti contro 58 e 2 astenuti, una iniziativa parlamentare di Jean-Luc Addor (UDC/VS) che chiedeva una modifica della Legge federale sui sistemi d'informazione militari (LSIM) allo scopo di autorizzare la raccolta e il trattamento dei dati riguardanti la religione indicata dai militari di ogni grado incorporati nell'esercito. Lo scopo è valutare da questo punto di vista i rischi correlati all'avanzata dell'islam in Svizzera. In Svizzera vige la libertà di religione, ha ricordato il relatore commissionale Carlo Sommaruga (PS/GE) rammentando anche che i militari possano già oggi essere in ogni momento oggetto di un controllo se esiste il sospetto di utilizzo abusivo dell'arma personale.
Ordine del giorno di domani, venerdì 16 marzo 2018 (08.00-10.00):
- petizioni;
- interventi parlamentari (procedura accelerata);
- votazioni finali.