(ats) Le persone che hanno subito un grave danno alla salute per motivi professionali del passato, in primo luogo i lavoratori esposti all'amianto, devono disporre di un termine di prescrizione assoluto di 20 anni per chiedere un risarcimento alla giustizia.

Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati, con 38 voti contro 7, allineandosi su questo aspetto fondamentale della revisione del diritto della prescrizione alla decisione del Nazionale della scorsa sessione primaverile. Il dossier è quindi pronto per le votazioni finali.

In prima lettura, i "senatori" avevano voluto mantenere a 10 anni il termine di prescrizione assoluto, distanziandosi così sia dal Consiglio federale (che proponeva un termine di 30 anni) sia dalla Camera del popolo (20 anni).

Introducendo un termine di prescrizione di 20 anni, si vuole migliorare la situazione giuridica delle future vittime per la parte del danno differito, non coperta dall'assicurazione. Si tratta di un compromesso ragionevole tra la richiesta governativa di aumentarlo a 30 e il diritto attuale di 10 anni, ha spiegato Stefan Engler (PPD/GR) a nome della commissione. "Andare oltre i 20 anni significa dare false speranze alle vittime", ha aggiunto il "senatore" grigionese.

Dal canto suo, Thomas Hefti (PLR/GL) ha tentato invano di convincere il plenum che il termine di 20 anni non è una buona soluzione. A suo avviso, "i processi non saranno più semplici, al contrario".

Corte dei diritti umani

Il diritto in materia di prescrizione occupa il Parlamento e l'opinione pubblica da diversi anni. Oltre ai dibattiti alle Camere incominciati nel 2014, una tavola rotonda sull'amianto, guidata dall'ex consigliere federale Moritz Leuenberger, ha permesso la creazione di un fondo per indennizzare le vittime.

La proposta votata oggi tiene inoltre conto di una recente sentenza della Corte europea dei diritti umani che ha dato torto alla Svizzera e ragione a una vittima dell'asbesto, cui è stato precluso l'accesso ai tribunali a causa dei termini di prescrizione in Svizzera giudicati troppo corti.

La soluzione di prolungare dagli attuali 10 a 20 anni il termine di prescrizione consente quindi di evitare ulteriori lungaggini e fare in modo che le vittime dell'amianto possano godere al più presto delle prestazioni dell'apposito fondo, ha ricordato Hans Wicki (PLR/NW).