(ats) Un "aiutino" al settore del turismo, così importante per il suo cantone, ma non solo. Così si potrebbe definire la mozione del "senatore" Stefan Engler (PPD/GR), adottata oggi dal Consiglio degli stati per 25 voti a 18 e contro il parere del Consiglio federale, volta a semplificare l'Iva percepita sui pacchetti di prestazioni offerti ai visitatori. Il dossier va al Nazionale.

Stando al diritto in vigore, ha dichiarato in aula il consigliere agli stati grigione, una combinazione di prestazioni o di prodotti che formano un pacchetto, ossia un tutto, può essere proposto a un prelievo Iva ridotto (2,5% o 3,7%), se almeno il 70% dell'offerta combinata è composta da prestazioni imposte a tasso ridotto.

Engler propone di ridurre questa percentuale portandola al 55%, dal momento che "nella prassi il valore del 30% viene rapidamente superato (ad es. viaggi in treno, pernottamenti in albergo, skipass, trattamenti benessere, visite di eventi culturali).

In questi casi, il pacchetto di prestazioni non può godere dei benefici di un'aliquota IVA ridotta. Di conseguenza, il pacchetto è meno interessante sia per il venditore sia per il cliente, in quanto diventa più complicato e costoso. Tuttavia, i clienti richiedono volentieri tali forfait giacché offrono una maggiore varietà.

Secondo il Consigliere federale Ueli Maurer, la soluzione proposta dalla mozione avrebbe conseguenze negative per tutte quelle aziende che non possono proporre prestazioni nel quadro di un forfait. Ad approfittarne sarebbe soprattutto il settore alberghiero, mentre le casse federali si vedrebbero private di qualche decina di milioni di franchi.

Molte più offerte a forfait per uscite con gli sci, uso della Spa, visite guidate o tragitti col treno potrebbero essere imposte al 3,7%, mentre le altre società sono obbligate a prelevare il 7,7%, ossia il tasso usuale, ha sottolineato il ministro UDC.

La pensione completa in un albergo potrebbe essere imposta a un tasso ridotto, mentre tutte le altre aziende attive nella ristorazione che non offrono pernottamenti per la notte dovrebbero fatturare i pasti a tariffa piena. Maurer ha inoltre rammentato, invano, che il settore alberghiero gode già di agevolazioni, per esempio la colazione può beneficiare di un tasso ridotto se compresa nel prezzo del pernottamento. Ciò vale anche per il pasto principale compreso nella mezza pensione.