La legge federale sull'archiviazione è entrata in vigore ormai 20 anni fa. Stando al governo, è quindi pertinente la richiesta di presentare un rapporto di valutazione sulla sua attuazione, come indicato dall'atto parlamentare.
Si tratterà in particolare di sapere se la legge risponde alle esigenze legate alla digitalizzazione, che ha scombussolato le carte in tavola, ha spiegato il presidente della Confederazione Alain Berset. Parallelamente, la quantità di documenti è raddoppiata, passando da 38 a 65 chilometri lineari, ha aggiunto.
Il Consiglio federale non vuole soltanto verificare se i servizi dell'amministrazione soddisfino l'obbligo di proporre i documenti, ma anche come questi applicano le disposizioni legate ai termini di protezione (30 anni in generale) e alla consultazione prima della scadenza.
Nel rapporto dovrà inoltre essere approfondita la questione della delimitazione tra la protezione della sfera privata e di taluni interessi individuali da una parte e la libertà della ricerca storica e l'interesse pubblico dall'altro.
Il Dipartimento federale della difesa ha di recente annunciato che tutti i documenti riguardanti la P-26, dissolta nel 1990, si trovano in custodia all'Archivio federale. Altre carte non sono state trovate. Dal canto suo la Delegazione delle commissioni della gestione del Parlamento si era detta preoccupata dalla presunta scomparsa di 7 classificatori federali e 20 dossier allestiti nel 1991 dal giudice istruttore neocastellano Pierre Cornu per stilare il suo rapporto sull'esercito segreto.