La filiale del gigante giallo ha una responsabilità particolare nei confronti degli Svizzeri all'estero essendo la sua società madre - La Posta appunto - di proprietà della Confederazione. Per quel che concerne il rilascio delle carte di credito, non si tratta di privilegiare i connazionali domiciliati in un altro Paese ma di permettere loro di disporre di condizioni analoghe a quelle garantite in Svizzera, ha spiegato Didier Berberat (PS/NE) a nome della commissione.
Adottare questa mozione significherebbe creare una disparità di trattamento rispetto agli istituti bancari privati, ha replicato la consigliera federale Doris Leuthard. Significherebbe anche imporre a Postfinance impegni rischiosi, vietandogli nel contempo di effettuare investimenti finanziari su mercati stabili e conosciuti.
Inoltre, le carte di credito non fanno parte dell'offerta di base alla quale ogni cittadino residente in Svizzera può pretendere. La concessione di una carta di credito dipende infatti dalla situazione finanziaria e professionale e non c'è quindi ragione di privilegiare gli Svizzeri all'estero, ha spiegato Doris Leuthard convincendo il plenum.