(ats) L'Istituto svizzero di diritto comparato (ISDC) potrà ricevere doni provenienti da terzi e fondi di programmi di ricerca. La sua struttura direttiva sarà inoltre snellita, pur conservando i suoi compiti e il suo statuto giuridico. Dopo il  Consiglio degli Stati durante la scorsa sessione estiva, il Consiglio nazionale ha approvato oggi senza opposizioni una revisione totale della legge che risaliva al 1978.

Situato a Dorigny (VD) sul campus dell'Università di Losanna, l'ISDC dispone di un centro di documentazione e di ricerca, nonché di una biblioteca dotata di mezzo milione di volumi. Esso stabilisce perizie sul diritto degli Stati esteri all'attenzione delle autorità federali e dei tribunali.

Con la revisione della legge l'ISDC avrà una struttura più snella, ossia un consiglio di nove membri (a fronte degli attuali 22) e una direzione di al massimo tre membri, ha spiegato a nome della commissione Matthias Aebischer (PS/BE).

Il Consiglio federale ha voluto chiaramente separare i compiti legali dell'istituto (che è un'unità amministrativa del Dipartimento federale di giustizia e polizia) dalle sue attività commerciali (pareri giuridici per terzi), ha affermato la consigliera federale Simonetta Sommaruga, precisando che l'istituto gode sia in Svizzera che all'estero di una reputazione eccellente.

Gli onorari richiesti per queste perizie saranno ora fissati secondo il diritto privato e non più secondo la regolamentazione federale. Ogni quattro anni il Governo assegnerà obiettivi strategici all'istituto. Quest'ultimo ha attualmente in organico circa 40 persone.

Il dossier è pronto per le votazioni finali.