(ats) È iniziato al Consiglio nazionale il dibattito fiume sul preventivo 2019 della Confederazione. Tra oggi e giovedì la Camera del popolo discuterà di almeno 50 proposte di minoranza, per una durata approssimativa di unidici ore. Gli Stati si esprimeranno lunedì prossimo.

Il budget 2019 approvato dal Consiglio federale attesta entrate pari a 73,6 miliardi di franchi e uscite per 72,3 miliardi, con un'eccedenza di 1,3 miliardi. Come per ogni sessione invernale, le discussioni si preannunciano particolarmente accese: la destra tenterà di apportare tagli rispetto alla versione della commissione preparatoria, mentre la sinistra inviterà il plenum ad essere più generoso in taluni ambiti.

La Commissione delle finanze del Nazionale ha esaminato tutta una serie di proposte di modifica, adottandone una manciata. Ha previsto di ridurre le spese di 70,2 milioni. Molte decisioni sono però state prese di misura, con un solo voto di scarto su singoli crediti.

Come sempre, i crediti più contestati sono quelli riguardanti l'aiuto allo sviluppo, l'agricoltura, la formazione e la ricerca, la difesa nazionale e il personale federale. La destra, e l'UDC in particolare, proporrà tagli supplementari in questi settori, salvo nell'esercito. Al contrario, la sinistra si pronuncerà per un budget più generoso, ad eccezione della difesa nazionale.

Oggi il plenum dovrebbe riuscire ad esprimersi sulle spese riguardanti il personale federale nonché su quelle concernenti l'aiuto allo sviluppo e l'asilo. I dibattiti proseguiranno domani e si concluderanno al più tardi giovedì.

La Camera dei cantoni si pronuncerà invece lunedì sul preventivo della Confederazione. La sua commissione preparatoria ha aumentato il budget di 101,7 milioni di franchi rispetto alla versione del Governo. Tale incremento è destinato in particolare alla formazione, al Corpo delle guardie di confine, ai Mondiali 2020 di ciclismo su strada e del Museo alpino. Sia il disegno governativo che gli aumenti proposti rispettano le esigenze del freno all'indebitamento.