(ats) La Confederazione prosegue la sua politica volta allo scambio di informazioni bancarie. Il Nazionale ha dato oggi il proprio avallo alle convenzioni contro la doppia imposizione (CDI) con l'Ecuador, lo Zambia, il Regno Unito e il Brasile. Il Consiglio degli Stati aveva già dato il via libera alle due prime CDI.

Secondo il protocollo, la convenzione conclusa con Quito introduce una disposizione sullo scambio di informazioni su domanda conforme alla norme internazionale. Lusaka ha dal canto suo auspicato un nuovo accordo per sostituire quello sottoscritto nel 1954 con il Regno Unito e che si applica oggi ancora con lo Zambia.

La convenzione garantirà una certezza del diritto propizia al proseguimento dello sviluppo delle relazioni economiche tra i due Paesi. Tiene conto anche del progetto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) per contrastare l'erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili ("Base Erosion and Profit Shifting", BEPS) e contiene, in particolare, una clausola anti-abuso e una d'arbitraggio.

Il trattato concluso con lo Zambia contempla peraltro una clausola di assistenza amministrativa conforme alla norma internazionale in materia di scambio di informazioni su richiesta.

Dal canto suo il protocollo alla convenzione con il Regno Unito consente l'attuazione dello standard minimo del progetto BEPS. Elaborato dall'OCSE, l'obiettivo finale del progetto BEPS è di arrivare a tassare gli utili nel Paese dove si svolgono le attività che li hanno generati e di impedire così alle multinazionali di trasferire i loro profitti da un Paese all'altro per aggirare le imposte.

Una "prima" con il Brasile

La convenzione contro le doppie imposizioni con il Brasile è il primo trattato del genere concluso tra la Confederazione e il principale partner commerciale dell'America latina. Prevede regolamentazioni vantaggiose nell'ambito dell'imposizione internazionale degli utili delle imprese e di altri redditi.

Attua inoltre diverse disposizioni del progetto BEPS dell'OCSE e del G20 sulla lotta contro l'erosione della base imponibile e del trasferimento degli utili. La convenzione contiene pure una clausola di assistenza amministrativa secondo lo standard internazionale in materia di scambio di informazioni su domanda.

Stamane solo l'UDC si è opposta alle quattro convenzioni. Pur condividendo il principio, i democentristi temono che l'applicazione dei nuovi standard dell'OCSE consentano una "pesca" alle informazioni, ha spiegato invano la ginevrina Céline Amaudruz.

Al voto la CDI con lo Zambia è stata approvata con 87 voti contro 43 e 43 astenuti, quella con l'Ecuador con 130 voti contro 48 e 8 astenuti, quella con il Regno Unito con 149 contro 30 e 7 astenuti e, infine, quella con il Brasile con 133 voti contro 40 e 15 astenuti.

Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi sugli accordi con Brasilia e Londra.