(ats) La legge sugli acquisti pubblici non deve porre la Svizzera in contrasto con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Il Consiglio nazionale ha sostenuto oggi un compromesso sui prezzi determinati per l'aggiudicazione, ma ha ribadito una serie di divergenze con gli Stati.

Il plenum ha seguito tacitamente la sua commissione, che proponeva di relativizzare l'importanza del prezzo durante le aggiudicazioni. Il mercato dovrebbe attribuire l'appalto all'offerta più vantaggiosa, ma per le altre prestazioni il committente dovrebbe tener conto dei vari livelli di prezzo praticati nei Paesi in cui è fornita la prestazione, come volevano i "senatori". Ciò tuttavia solo per i mercati che non sono sottoposti ad accordi internazionali.

Il plenum ha poi sostenuto - con 105 voti a 70 - un compromesso proposto dall'amministrazione federale allo scopo di evitare azioni legali presso l'Organizzazione mondiale del commercio (WTO).

Il Nazionale ha inoltre tenuto a introdurre il "sistema delle due buste" tramite le quali un committente potrebbe obbligare un offerente a presentare separatamente la soluzione tecnica e il prezzo. Il Consiglio degli Stati vorrebbe invece eliminare questo punto dalla legge.

Con 155 voti a 26 il plenum ha in seguito ribadito che i committenti scelti per contratti in Svizzera dovranno rispettare le condizioni di lavoro in vigore soltanto laddove la prestazione è fornita.

Fra le due Camere permane anche una divergenza in materia di trasparenza. Per il Nazionale chi vince l'appalto dovrebbe poter consultare i documenti e verificare i prezzi per le commesse da almeno un milione di franchi. I "senatori" vogliono invece stralciare questa regola.

Le due Camere si sono invece già accordate al fine di non permettere al Consiglio federale di fissare i casi in cui esiste un diritto d'esame degli atti e impedire che in linea di principio tutti i documenti relativi alla verifica del prezzo siano segreti.

Contrariamente agli Stati, il Nazionale ha voluto includere la produzione di energia elettrica nel campo di applicazione della legge perché il mercato non è ancora liberalizzato. A suo avviso, un'esclusione sarebbe contraria alle regole del OMC. Per lo stesso motivo, PUBLICA, la cassa di previdenza della Confederazione, dovrebbe essere inclusa nel testo.

Per il Nazionale il Consiglio federale dovrebbe inoltre restare libero di escludere gli acquisti fatti su un mercato settoriale sottoposto a una "concorrenza efficace". Nessuna concessione invece sugli emolumenti. La legge dovrà vietare a un committente che mette a disposizione documenti relativi a bandi di concorso di percepire una tassa. In materia di ricorso, infine, il plenum ha sostenuto la lieve estensione della protezione giuridica proposta dal Consiglio federale.

Il dossier torna agli Stati.