La riforma è pensata in particolare per i casi di mancato riconoscimento di paternità. In queste situazioni, le madri in disoccupazione non hanno diritto agli assegni famigliari, ha ricordato Yvonne Feri (PS/AG). Con la modifica della legge sugli assegni familiari (LAFam), dai costi tutto sommato limitati, si colma quindi una lacuna della normativa vigente.
La LAFam disciplina due tipi di assegni familiari: quelli per i figli e quelli di formazione. Ai primi ha diritto chi ha figli fino ai 16 anni, mentre ai secondi chi ha figli che hanno compiuto 16 anni e svolgono una formazione, fino al massimo ai 25 anni di età.
La maggioranza della commissione ha proposto di concedere gli assegni di formazione già dal momento in cui un figlio che ha compiuto 14 anni segue una formazione post obbligatoria. La maggioranza - 118 voti a 68 - ha però preferito seguire la proposta del governo che proponeva di fissare la soglia a 15 anni. Gli assegni che sarebbero versati per i figli quattordicenni sarebbero in gran parte "esportati" all'estero, ha ricordato il consigliere federale Alain Berset.
Il Nazionale ha anche bocciato - 134 voti a 53 - la proposta della sinistra di innalzare a 29 anni di età il limite superiore per ricevere gli assegni di formazione.
Infine, la revisione della LAFam vuole creare una base legale per la concessione di aiuti finanziari a organizzazioni familiari. La Confederazione sostiene già dal 1949 tali associazioni attive a livello nazionale o di regione linguistica. Dato che nell'ottica dello Stato di diritto è opportuna la creazione di una base legale esplicita, essa sarà integrata nella LAFam.
Il dossier passa ora al Consiglio degli Stati.