(ats) Il Consiglio nazionale vuole saperne di più sull'ampiezza del fenomeno delle molestie sessuali sul posto di lavoro e per strada. Con 93 voti contro 68 e 11 astenuti, la Camera del popolo ha approvato un postulato di Mathias Reynard (PS/VS) che chiede al governo di realizzare un nuovo studio in merito.

Secondo l'autore dell'atto parlamentare, l'ultima indagine effettuata in Svizzera sul problema delle molestie sessuali sul luogo di lavoro risale al 2007. Non esiste inoltre alcuno studio sul fenomeno delle molestie per strada. Il socialista vallesano reputa quindi che sia giunto il momento di disporre di un'ulteriore valutazione sulle dimensioni e l'evoluzione del fenomeno.

In Francia, una pubblicazione realizzata nel 2018 mostra che più di una donna su tre è stata vittima di molestie sessuali sul luogo di lavoro nel corso della sua carriera, ha spiegato Reynard. In Canada, uno studio analogo condotto nel 2017 è giunto agli stessi risultati.

Anche il Governo, per bocca di Alain Berset, ha invitato il plenum ad accogliere il postulato. Contro il testo si è invece schierata l'Unione democratica di centro. Secondo Verena Herzog (UDC/TG), vittimizzando troppo le donne si corre il rischio che un semplice complimento fatto da un uomo a una collega possa essere interpretato come un tentativo di molestia. Ma la sua richiesta di bocciare il postulato non è stata seguita dalla maggioranza.