Il popolare-democratico solettese si chiedeva se dopo la ristrutturazione dell'Agenzia telegrafica svizzera (Ats) e la fusione con Keystone, che ha condotto a misure di risparmio e licenziamenti, non fosse il caso che il Consiglio federale fissasse in futuro delle esigenze per l'attribuzione degli utili della nuova agenzia multimediale ai suoi azionisti sotto forma di dividendo.
Stando al rapporto di attività 2018, Keystone-ATS ha subito una perdita operativa di 2 milioni di franchi, ciò che giustifica l'aiuto federale, ma ha versato 1,4 milioni ai suoi azionisti. Secondo Müller-Altermatt, questa situazione è problematica.
Nella sua risposta, la ministra della comunicazione Simonetta Sommaruga ha spiegato che i dividendi riguardano l'anno 2018, mentre l'accordo sul mandato di prestazioni tra Confederazione e Keystone-ATS affinché quest'ultima fornisca il suo servizio di base nelle tre lingue è valido soltanto dal 2019.
L'amministrazione federale sostiene con 2 milioni di franchi i servizi di base in tedesco, francese e italiano, a condizione che essi siano deficitari, ha ricordato Sommaruga, precisando che "qualora registrassero utili, l'aiuto verrebbe a cadere". Il suo dipartimento osserverà attentamente la situazione presso Keystone-ATS e verificherà se il mandato di prestazioni sarà garantito anche in futuro.
Formazione giornalistica
Sempre durante l'"Ora delle domande", due consiglieri nazionali hanno interrogato il governo chiedendo se la Confederazione non possa sostenere maggiormente la formazione dei giornalisti, aumentando la sovvenzione a tale scopo, attualmente fissata a 1 milione di franchi. Tale richiesta, di Olivier Feller (PLR/VD) e Martin Candinas (PPD/GR), è stata fatta partendo dalla constatazione che le redazioni investono sempre meno nella formazione dei loro collaboratori.
La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha risposto come la Confederazione si occupi intensamente della promozione dei mass media. Ha promesso che in futuro il suo dipartimento esaminerà la possibilità di rafforzare il sostegno per la formazione. "La democrazia, e in particolare la democrazia diretta elvetica, hanno bisogno di un giornalismo professionale", ha sottolineato.