I dibattiti alla Camera dei cantoni si preannunciavano tesi sin dall'inizio: da una parte, i gruppi PPD e UDC volevano abolire la penalizzazione fiscale del matrimonio limitando il più possibile le perdite fiscali per le casse dello Stato. Dall'altro, PLR e sinistra volevano altri modelli, come quello in vigore nel canton Vaud o quello secondo un'imposizione individuale.
Alla fine i "senatori" hanno seguito la proposta di rinvio di Thomas Hefti (PLR/GL), sostenuta dalla sinistra. Il Consiglio federale è quindi incaricato di esaminare altri sistemi, con una preferenza per quello di imposizione individuale.
Secondo Christian Levrat (PS/FR), in commissione - dove il progetto governativo aveva ottenuto una maggioranza risicata - non si è riusciti a trovare un compromesso soddisfacente. Per la sinistra, la riforma del Consiglio federale è inoltre troppo costosa e non prende sufficientemente in considerazione i cambiamenti in atto nella società, gli ha fatto eco Anita Fetz (PS/BS).
Obiettivo: abolire penalizzazione
Il relatore commissionale Pirmin Bischof (PPD/SO) ha tentato invano di convincere il plenum ad aderire al progetto: l'obiettivo dell'intero esercizio è abolire la penalizzazione fiscale del matrimonio limitando il più possibile le perdite fiscali, ha sottolineato il popolare-democratico solettese. A suo avviso, il compromesso proposto è accettabile.
Anche il ministro delle finanze Ueli Maurer ha tentato - inutilmente - di impedire il rinvio, spiegando che occorreranno anni prima di trovare una soluzione. "Tutti i pro e i contro sono già stati esaminati almeno una volta dal Parlamento. E sarà difficile trovare una soluzione migliore", ha aggiunto il consigliere federale.
Spetterà ora al nuovo Consiglio nazionale esprimersi sulla proposta di rinviare il dossier al Consiglio federale. Attualmente alla Camera del popolo PPD e UDC avrebbero avuto i numeri per opporvisi, ma è difficile sapere se assieme potranno ancora avere una maggioranza dopo le elezioni federali.
1,4 milioni di persone
La votazione del 28 febbraio 2016 sull'iniziativa PPD "Per il matrimonio e la famiglia - No agli svantaggi fiscali per le coppie sposate" era stata annullata dal Tribunale federale a causa di un "errore grossolano" nel numero di coppie interessate dalla modifica costituzionale. Nelle spiegazioni di voto, il Consiglio federale aveva parlato di circa 80 mila coppie sposate con due redditi penalizzate dal sistema attuale. La cifra effettiva, rivelata due anni dopo, è invece di 454 mila coppie.
Nel suo progetto di riforma, il Governo stima complessivamente in 700'000 le coppie penalizzate fiscalmente dal matrimonio (ovvero 1,4 milioni di persone, pari al 12% della popolazione residente in Svizzera). I dati esposti, secondo l'esecutivo, si basano comunque su ipotesi e sono caratterizzati da forte incertezza.
Se queste penalizzazioni dovessero essere eliminate, secondo le più recenti stime ci sarebbero minori entrate a titolo di imposta federale diretta pari a circa 1,5 miliardi di franchi. Di questi, circa 1,2 miliardi sarebbero a carico della Confederazione e 300 milioni ai cantoni.