Il consigliere nazionale grigionese voleva sapere perché tale documento non sia già oggi stampato anche in romancio, visto che la legge sulle lingue prevede esplicitamente che "i documenti personali sono realizzati nelle quattro lingue ufficiali".
Nella sua risposta, l'esecutivo afferma che il Certificato di famiglia non è un documento personale ai sensi della legge sulle lingue e che pertanto non vi è l'obbligo di pubblicarlo in romancio. Nell'ambito dello sviluppo della nuova banca dati elettronica centrale Infostar, si sta tuttavia esaminando l'inclusione del romancio, conclude il governo.