(ats) In Svizzera vanno condotte sperimentazioni pilota di distribuzione di canapa. Ne è convinto il Consiglio nazionale che, con 100 voti contro 85 e 2 astensioni, è entrato in materia su un disegno di legge in tal senso del Consiglio federale. Il dossier va ora in commissione per l'esame di dettaglio.

Nonostante il divieto, nella Confederazione circa 200'000 persone consumano regolarmente canapa con un tenore di THC superiore all'1% per scopi ricreativi, ha sottolineato il "ministro" della sanità Alain Berset. Questa situazione pone diversi problemi: permette a un importante mercato nero di espandersi e la qualità dei prodotti non è sottoposta ad alcun controllo, ha aggiunto Léonore Porchet (Verdi/VD).

La situazione attuale non è insomma soddisfacente. Con la proposta oggi in discussione si potrà testare un altro modello che forse funzionerà meglio. In seguito si farà il punto della situazione, ha aggiunto l'ecologista.

A nome della commissione Benjamin Roduit (PPD/VS) ha chiesto al plenum di non entrare nel merito. Ricordando che il consumo di cannabis è nocivo per la salute anche in piccole dosi, il vallesano ha sostenuto che quello proposto è un primo passo verso la liberalizzazione. "È vero che la situazione attuale non è ideale, tuttavia, in ossequio al principio di precauzione, è meglio rinunciare alla sperimentazione preposta", ha aggiunto invano.

Visto che la commissione proponeva la non entrata in materia, oggi la Camera del popolo doveva unicamente decidere se affrontare il dossier o no. Vista la risposta positiva, la commissione dovrà ora esaminare il progetto di legge articolo per articolo.

Il progetto del governo prevede test pilota limitati nel tempo, al massimo cinque anni prorogabili una sola volta per due anni. I partecipanti potranno acquistare soltanto una quantità limitata (10 grammi) di cannabis al mese, che non potranno cedere a terzi o consumare in luoghi pubblici. Inoltre anche l'articolo di legge sulle sperimentazioni pilota avrà una validità limitata a dieci anni.