(ats) In caso di maternità le lavoratrici indipendenti dovrebbero avere il diritto ad assegni per l'azienda analoghi a quelli concessi per gli uomini. Lo prevede una mozione approvata oggi tacitamente dal Consiglio degli Stati. Il Nazionale deve ancora pronunciarsi.

Attualmente, la legge sulle indennità di perdita di guadagno (LIPG) prevede un assegno per l'azienda che indennizza una parte delle spese cagionate dall'esercizio corrente anche quando la persona interessata, un lavoratore indipendente, presta servizio militare.

Secondo la mozione inoltrata dall'ex "senatrice" ginevrina, Liliane Maury-Pasquier, non si capisce perché questa parità di trattamento non debba valere anche per le lavoratrici indipendenti che hanno appena avuto un bambino. Le spese d'esercizio correnti, infatti, non cessano nemmeno durante il congedo maternità.