(ats) I "senatori" hanno iniziato l'esame congiunto di tre dossier che chiedono una maggiore trasparenza nel finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali. Stando ai dibattiti commissionali, il Consiglio degli Stati dovrebbe respingere l'Iniziativa sulla trasparenza della politica, mentre dovrebbe accogliere il controprogetto indiretto elaborato dalla sua Commissione delle istituzioni politiche.

L'iniziativa popolare "Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)", sostenuta da Verdi, PS, PBD, Partito evangelico, Partito pirata e dall'organizzazione Transparency International Svizzera, vuole obbligare i partiti a rendere pubblici i loro bilanci e conti economici nonché la provenienza delle donazioni superiori a 10'000 franchi per anno e persona. Nel caso di campagne, le persone e i comitati devono dichiarare le donazioni superiori a 10'000 franchi sempre che impieghino in totale più di 100'000 franchi. Inoltre, accettare donazioni anonime sarebbe vietato.

Controprogetto indiretto

Dal canto suo il controprogetto, elaborato sotto forma di revisione della Legge federale sui diritti politici, prevede che i partiti rappresentati in parlamento debbano dichiarare ogni anno tutte le donazioni superiori a 25'000 franchi. L'obbligo di pubblicazione riguarderà anche contributi superiori ai 250'000 franchi per campagne di votazioni o elezioni. Stando alla commissione degli Stati, il testo dell'iniziativa si spinge troppo lontano. Per questo raccomanda la sua bocciatura.

È invece favorevole a un controprogetto, sottolineando che i cittadini desiderano una maggiore trasparenza, come dimostrerebbe il successo di testi analoghi accolti in Cantoni come Svitto e Friburgo o il Ticino.

Un minoranza di destra (UDC e PLR) propone di non entrare nel merito del progetto. La struttura federalista della Svizzera e la sua democrazia diretta non permetterebbero di contemplare in modo equo tutti gli attori che finanziano attività politiche, consentendo così soltanto una trasparenza parziale.

La sinistra tenterà durante i dibattiti di abbassare gli importi delle donazioni e cercherà di obbligare i partiti a svelare non solo i loro introiti, ma anche le loro spese e lo stato del loro patrimonio.

Iniziativa parlamentare

Sempre sul tema della trasparenza, i "senatori" si occuperanno pure dell'iniziativa parlamentare dell'ex presidente del Consiglio degli Stati Jean-René Fournier (PPD/VS), che chiede di impedire un'ingerenza straniera nella politica svizzera, vietando le donazioni in provenienza dall'estero per il finanziamento di una campagna di votazione o di raccolta di firme in vista di un referendum o di un'iniziativa.

Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d'Europa ha recentemente giudicato l'iniziativa "positiva". Negli ultimi anni il GRECO ha criticato più volte la Svizzera per la sua mancanza di trasparenza nel finanziamento dei partiti. Il popolo potrebbe pronunciarsi in proposito nel 2020 o nel 2021.